Afghanistan: pandemie e tempeste aggravano l’emergenza umanitaria

La denuncia di Azione contro la fame: «Situazione drammatica». 18,4 milioni di persone dipendono dagli aiuti. Un bambino su 2 a rischio malnutrizione

Si aggrava in Afghanistan l’emergenza umanitaria, portando a 18,4 milioni il numero di persone che dipendono dagli aiuti. Basti pensare che un bambino su due e una donna in gravidanza o in allattamento su quattro sono a rischio malnutrizione, in una situazione in cui alla pandemia e ai problemi che comporta si sommano le tempeste invernali. La denuncia arriva da Azione contro la fame, attraverso il direttore generale Simone Garroni, che parla di «situazione umanitaria drammatica», in un Paese scosso da 40 anni di conflitti. «L’inverno estremamente freddo sta colpendo, con tutta la sua forza, le popolazioni situate nelle regioni di montagna afghane. Qui le temperature scendono fino a -30 °C di notte – informa -. Neve e ghiaccio, anche in piena pandemia, tagliano fuori interi villaggi dal mondo esterno. La gente ha urgente bisogno di essere rifornita di cibo, acqua, materiale per il riscaldamento e medicine».

Lo staff di Azione contro la fame è attivo nelle province di Ghor, Daykundi e Helmand e sostiene le famiglie nelle aree più remote del Paese. Il personale distribuisce cibo, acqua pulita e kit per l’igiene e garantisce attività di consulenza in tema di salute e prevenzione dal Covid-19. L’aiuto sul versante alimentare è rivolto, soprattutto, ai bambini e alle madri in gravidanza o che allattano. Per le donne, Azione contro la fame ha anche attivato un centro di consulenza e supporto per le vittime di violenze sessuali.

28 gennaio 2021