Approda online “Seme diVento”

Il sito del Servizio di pastorale giovanile della Cei dedicato agli adolescenti: un itinerario in divenire, articolato in 4 anni, con l’obiettivo della formazione

Approda online il progetto del Servizio nazionale per la pastorale giovanile “Seme diVento” – promosso insieme a Ufficio catechistico e Ufficio per la pastorale della famiglie della Cei -, dedicato agli adolescenti. Uno strumento per la formazione, pensato per sostenere le comunità nell’accompagnamento dei ragazzi, spiegano dalla Cei. «Al sussidio cartaceo, che contiene le premesse e la struttura di base dell’iniziativa, si affianca ora il sito che offre approfondimenti, materiale per gli incontri, schede operative per il tempo ordinario, per i tempi forti, ma anche per la famiglia e in particolare per gli educatori», affermano in una nota.

Il progetto si presenta come un itinerario in divenire: a un iniziale “anno zero”, dedicato alla rilettura condivisa del tempo della pandemia, seguiranno altri tre anni di progettazione. «Viviamo un tempo dove siamo costretti a lavorare in emergenza – osserva don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei -: in altri momenti avremmo pianificato il progetto in altro modo; oggi si lavora a distanza, di corsa, ma soprattutto in un contesto dove niente può continuare come se nulla fosse. Così sono l’educazione e l’accompagnamento dell’adolescenza, terreno fertile e distratto e perciò esigente di nuovi atteggiamenti».

Nel titolo dell’iniziativa, dunque, c’è il riferimento all’adolescenza «come a un tempo di semina», è spiegato nella nota, e, «con un gioco di parole, ricorda che il termine “diVento” non indica solo il divenire ma anche l’idea di una formazione che tiene conto dell’aspetto umano e del vento dello Spirito che rinnova la vita». Nelle parole di don Falabretti, «la follia del Vangelo, e dunque dei cristiani, sta nel credere che la semina non è mai un gesto calcolato: duemila anni fa si allargava il braccio per buttare il seme più lontano possibile; oggi i macchinari “appoggiano” il seme dove deve andare. Ma non cambia nulla: ciò che accadrà nella terra sarà un miracolo sempre imprevedibile».

23 settembre 2021