Famiglie in cammino, testimoni della «gioia dell’amore»
Promosso dalle Acli provinciali di Roma l’incontro che si è svolto in Vicariato. Il vescovo Gervasi: nella famiglia, il «messaggio di speranza di Cristo risorto»
Nella famiglia risiede «un messaggio di speranza, quello di Cristo risorto». Con parole di fiducia per il futuro e il ruolo della famiglia nella società, il vescovo Dario Gervasi, delegato per la Pastorale familiare della diocesi, ha guardato al documento magisteriale “Amoris laetitia”, intervenendo ieri pomeriggio, 13 ottobre, all’evento “Le famiglie in cammino per una Chiesa in uscita”, promosso dalle Acli provinciali di Roma, che ha avuto luogo nella sala Cardinale Ugo Poletti del Vicariato. «Il prezioso e molto ricco documento di Papa Francesco – ha detto il presule guardando all’esortazione apostolica – nasce dalla concretezza e dall’ascolto delle famiglie e vede il Vangelo della misericordia all’interno della realtà familiare odierna, quella reale e concreta, anche quella in crisi e attraversata dal dolore», richiamando quindi la Chiesa «a uno sguardo che sa discernere le complessità senza esprimere giudizi ma integrando invece tutti, per riportarli al centro che è Cristo».
Ancora, Gervasi ha sottolineato come il Papa in “Amoris laetitia” proponga spesso la dimensione «del cammino», da affrontare «guardando all’amore quotidiano della Prima lettera ai Corinzi, quello che tutto spera e tutto sopporta». Anche la presidente delle Acli di Roma Lidia Borzì, membro della presidenza nazionale Acli con delega alla famiglia e agli stili di vita, nel suo intervento ha evidenziato «la necessità di parlare della famiglia facendo “un bagno di realtà”, sentendoci chiamati come laici a essere parte attiva di una comunità per rispondere con coraggio e creatività alle sfide dell’oggi». Da qui il riconoscimento della famiglia quale «caposaldo della società – sono ancora le parole di Borzì -, con il suo ruolo fondamentale di luogo d’incontro, di solidarietà primaria e di alleanza intergenerazionale, di risorsa sociale per il bene comune, di istituzione civile e sociale, di soggetto che educa a stili di vita sostenibili, di realtà interessata al lavoro “buono”, di operatrice di pace e di parte di una comunità educante».
Rispetto al ruolo della famiglia nella società è intervenuto pure Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, osservando come «l’Amoris laetitia è stata determinante per il Forum, offrendo uno sguardo nuovo sul tema della famiglia e facendo compiere un salto di qualità irreversibile, che non equivale a cambiare il magistero ma significa invece rinnovare lo stile, l’approccio e il linguaggio». De Palo ha quindi sottolineato come il documento sulla gioia dell’amore «ha avuto una valenza anche politica e non solo pastorale» perché «parte dalla realtà per parlare poi dei principi» e per questo «il Papa ha aiutato tanto a parlare di temi quali la natalità e la famiglia, riconoscendoli evidentemente come il nuovo tema sociale, la cui soluzione è la sussidiarietà».
Nel suo saluto padre Giacomo Costa, accompagnatore spirituale delle Acli e consultore della Segreteria generale del Sinodo, ha sottolineato «l’importanza di continuare a raccontare le storie delle famiglie», evidenziando che «nel lungo e appassionante cammino sinodale il primo passo da compiere è quello dell’ascolto del quotidiano», laddove «il Sinodo è l’essere Chiesa nell’ordinario». Le conclusioni dell’incontro di approfondimento sono state affidate invece a Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli, che ha ribadito come sia importante «una lettura nuova della famiglia» quale «luogo dove ci si educa al dialogo, alla convivenza e alla pace, quella che nasce dalla croce e dalla riconciliazione».
14 ottobre 2022