Figc, le calciatrici afghane accolte a Coverciano
La squadra di Herat, simbolo di emancipazione per tante donne. L’incontro con le Azzurre. Gravina: «Vogliamo aiutarle a integrarsi»
Il viaggio fino a Kabul, la fuga in incognito dall’Afghanistan per raggiungere l’Italia, la quarantena nella tendopoli della Croce Rossa ad Avezzano, in Abruzzo, e il 4 settembre l’arrivo a Firenze dove sono state accolte nelle strutture messe a disposizione da Comune, Caritas e Cospe. Tra i 116 profughi che si trovano nel capoluogo toscano ci sono anche tre calciatrici e l’allenatore del Bastan Fc, la squadra femminile di Herat che negli ultimi anni ha rappresentato il simbolo dell’emancipazione di tante donne afghane. Il 14 settembre, si legge in una nota della Figc (Federazione italiana giuoco calcio), le ragazze, insieme al loro tecnico, sono state ospiti del Centro tecnico federale di Coverciano, dove la Nazionale femminile è in ritiro per preparare le prime due gare di qualificazione al Mondiale del 2023.
«È stato il primo incontro, il primo step di una progettualità più ampia con la quale vogliamo aiutare le calciatrici dell’Herat ad integrarsi nel nostro Paese – ha sottolineato il presidente federale Gabriele Gravina -. Grazie alle Azzurre è nato un bel rapporto di amicizia che muove dalla passione comune per il calcio, in grado di superare ogni confine». Emozionante l’abbraccio con la Ct Milena Bertolini e il capitano Sara Gama, che hanno consegnato alle calciatrici di Herat un kit Puma e tre maglie azzurre. Al termine dell’allenamento tutta la squadra si è radunata attorno alle afghane anche per qualche foto e per ascoltare la loro testimonianza. «Siamo molto felici di averle accolte – le parole della Ct Bertolini – e per tutto il gruppo è stato un momento davvero speciale. Non potremo mai capire fino in fondo quello che hanno provato ma vogliamo dimostrare vicinanza e affetto. Hanno vissuto qualcosa di tremendo, dovremo far capire che non sono sole». Una delle calciatrici afghane ha spiegato che seguono la Nazionale femminile, «specialmente il capitano Sara Gama, e per questo essere qui è una grande emozione».
All’incontro hanno partecipato anche il presidente Aiac Onlus Marcello Mancini, il rappresentante Aic Chiara Marchitelli, il responsabile Caritas Marzio Mori, il mediatore linguistico Caritas Tara Shahsiah, gli assistenti sociali Lorenzo Chiari e Irene Caverni, l’assessore Educazione e Welfare del comune di Firenze Sara Funaro e il responsabile raccolta fondi Cospe Irene Tognella.
16 settembre 2021