G7 Lavoro, i ministri: impegno per deboli e giovani. Nessuno resti indietro
Nella dichiarazione finale, i ministri di Italia, Germania, Francia, Giappone, Gran Bretagna e Usa concordano sulla necessità di «promuovere i benefici dell’innovazione tra i gruppi sociali più esposti alla perdita di un impiego»
«I nostri mercati del lavoro stanno vivendo grandi trasformazioni guidate dalla globalizzazione, dall’automazione, dalla digitalizzazione, dai cambiamenti demografici e dalla migrazione internazionale. Consapevoli che molti dei nostri cittadini sono preoccupati per l’impatto di queste trasformazioni sul loro reddito, sulla sicurezza dei posti di lavoro e sulle loro opportunità di impiego abbiamo concordato di adottare un approccio inclusivo al mercato del lavoro con particolare attenzione ai più deboli. Per assicurare che nessuno sia lasciato solo». È quanto si legge nella dichiarazione finale del G7 Lavoro di Venaria Reale, dal titolo “Per un migliore futuro del lavoro, percorsi per agire’.
I ministri del lavoro di Italia, Germania, Francia, Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti concordano nella necessità di «promuovere i benefici dell’innovazione tra i gruppi sociali particolarmente esposti alla perdita di un impiego e tra coloro che affrontano ostacoli nell’accesso nuove opportunità di lavoro, inclusi i lavoratori meno qualificati, i lavoratori maturi e le persone con disabilità». Il documento si concentra quindi sul tema dei giovani: «In considerazione della preoccupazione ampiamente diffusa – si legge – sull’altra disoccupazione, quella giovanile, in alcuni dei nostri Paesi rafforzeremo i nostri impegni per fornire ai giovani le competenze appropriate e per adottare politiche efficaci a sostenere la transizione dalla scuola al lavoro». Continuano i Grandi: «Forniremo ai nostri lavoratori un supporto adeguato per adattare le competenze professionali e misure per migliorare la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro». Spazio anche alle politiche per «conciliare vita professionale e familiare, rafforzando i servizi di assistenza e promuovendo politiche familiari».
I Paesi del G7 continueranno il dialogo anche dopo la due giorni di Torino: «Abbiamo deciso di lanciare – si legge nel documento – il Forum G7 del lavoro del futuro, una piattaforma per condividere le nostre strategie, scambiare buone pratiche ed esperienze. Il forum sarà gestito dall’Ocse, in collaborazione con l’Oil e coinvolgerà i responsabili politici le parti sociali, gli analisti dell’innovazione e altri attori».
2 ottobre 2017