Il Bambino Gesù e la terapia “dell’avventura”

Bambini e ragazzi con disagio fisico o psichico in mare aperto sul brigantino a vela più grande del mondo, per crescere in autonomia e autostima

Riparte la “terapia dell’avventura” per i piccoli pazienti dell’Ospedale pediatrico  Bambino Gesù, a bordo di Nave Italia, il brigantino a vela che la Fondazione Tender to Nave Italia onlus (costituita dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano) dedica al recupero delle persone affette da disagio fisico o psichico. Una collaborazione, quella tra l’ospedale della Santa Sede e la fondazione, che dal 2011 consente a tanti bambini e ragazzi malati di vivere un’esperienza indimenticabile. A bordo del brigantino infatti, spiegano dal Bambino Gesù, «si condividono non solo momenti ludici ma anche regole e spazi in comune: tutto a vantaggio dell’autostima e della consapevole gestione di sé». Di recente poi la collaborazione ha avuto un ulteriore impulso con la nomina della presidente dell’ospedale pediatrico Mariella Enoc alla guida di Fondazione Tender To Nave Italia onlus.

Tre gli equipaggi che prendono in largo quest’anno, come già avvenuto nel 2018. Il primo, “Famiglie all’arrembaggio del diabete”, è salpato ieri, 23 luglio: 14 ragazzi in cura al reparto di Diabetologia del Bambino Gesù e al Policlinico Umberto I, accompagnati dai loro familiari. Fino al 27 luglio, «svolgeranno attività di bordo come spiegare vele o lucidare ottoni, senza saltare turni di corvée». Mollati gli ormeggi dal porto di Civitavecchia, puntano verso l’Argentario e, se il tempo lo consentirà, prima di rientrare nel porto del litorale laziale faranno tappa all’Isola d‘Elba.

Dal 30 luglio al 3 agosto sarà la volta dei ragazzi del reparto di Oncoematologia per il progetto “A gonfie vele contro il cancro “, giunto ormai alla sesta edizione. Un equipaggio composto da 15 pazienti dell’Ospedale della Santa Sede, tra bambini e pre-adolescenti di età compresa tra i 9 e i 12 anni, «salperà dal porto di Civitavecchia per arrivare a quello di La Spezia. Per i giovani lupi di mare – spiegano dal Bambino Gesù – è prevista anche un’attività specifica in cambusa: aiutati dai cuochi dello staff, ognuno di loro potrà cucinare il suo piatto preferito e al termine della spedizione verrà realizzato un apposito ricettario».

La terza e ultima spedizione, dal 3 al 7 settembre, riguarderà il progetto “Epilessia fuori dall’ombra”, alla settima edizione. Quattordici pazienti di Neurologia affetti da epilessia, di età compresa tra i 13 e i 18 anni, «salperanno da Piombino e arriveranno al porto di Civitavecchia. A bordo e sempre sotto la supervisione del personale ospedaliero, i ragazzi, oltre alle attività marinaresche, impareranno ad assumere in modo autonomo la terapia farmacologica antiepilettica».

24 luglio 2019