Il mondo saluta Muhammad Ali

Una leggenda del pugilato e un campione nella difesa dei diritti civili. Era malato di Parkinson. Commosse il mondo come tedoforo ad Atlanta ’96

Una leggenda del pugilato e un campione nella difesa dei diritti civili. Era malato di Parkinson. Commosse il mondo come tedoforo ad Atlanta ’96 

Questa volta non ce l’ha fatta. Questa volta  Muhammad Ali è andato ko. Il più grande di tutti, “The Greatest” se n’è andato. Ricoverato da giovedì scorso per complicazioni respiratorie, aggravate dal Parkinson di cui soffriva da molto tempo, è morto a Phoenix all’età di 74 anni.  Nato Cassius Marcellus Clay Jr. a Louisville il 17 gennaio 1942. Forse il più grande peso massimo della storia della boxe, aveva vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960, mentre a livello professionistico, aveva detenuto il titolo mondiale dei pesi massimi dal 1964 al 1967, dal 1974 al 1978 e ancora nel 1978. Ali, straordinario sportivo, era noto anche per vicende ‘extra’ boxe.

Nel 1964, dopo la prima conquista del titolo mondiale si convertì all’Islam e prese il nome appunto di Muhammad Ali. Ci fu poi la vicenda della Guerra in Vietnam, del suo rifiuto a impugnare le armi per andare a combattere, cosa che gli costò la licenza e la conseguente interruzione della carriera. «Non ho niente contro i Vietcong– disse- loro non mi hanno mai chiamato “negro”». Nel 1971 il ritorno sul ring.

Fu l’ultimo tedoforo ad accendere la fiamma olimpica per l’Olimpiade di Atlanta del 1996.Non combatteva già da 15 anni.

La sua immagine, quella della sua malattia, il Parkinson, commosse il mondo. Come ha fatto oggi: «Dio si è preso il suo campione», ha ricordato su Twitter, sul suo profilo, Mike Tyson, un altro che dei pesi massimi ha fatto la storia. Ma oggi anche lui è improvvisamente più piccolo davanti al più grande, davanti a The Greatest, davanti al Re.

«La velocità e la forza, la lunga battaglia per i diritti civili e quella contro la malattia, ci mancherà Muhammad Ali»: così lo ricorda Matteo Renzi su Twitter.

 

6 giugno 2016