In Siria malnutrizione infantile aumentata del 150%
I dati riferiti da Save the Children. L’appello ai leader mondiali alla Cop27: «Riconoscere l’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità e i bambini di tutto il mondo»
Aumentato di oltre il 150% nel nord est della Siria il numero di bambini malnutriti, pari ad almeno 10mila in più rispetto ai 6 mesi precedenti. Tutto questo in una situazione in cui il 90% dei 18 milioni di siriani vive in povertà, stando ai dati Onu. È la denuncia che arriva da Save the Children, indirizzata ai leader mondiali riuniti in Egitto per il vertice Cop27 fino al 18 novembre. «Riconoscere l’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità e i bambini di tutto il mondo, come sta accadendo con la siccità nel nord-est della Siria»: questo l’appello dell’organizzazione internazionale.
Gli operatori di Save the Children riferiscono che sono quadruplicati – da 256 a oltre mille – gli screening sui bambini malnutriti nei 19 centri nutrizionali dell’organizzazione nei campi della Siria nordorientale e nelle comunità. Il numero dei piccoli malnutriti cresce giorno dopo giorno. Negli ultimi tre anni, la combinazione del conflitto, della siccità, della crisi finanziaria libanese e della pandemia di Covid ha causato una caduta libera della valuta siriana a livelli mai registrati prima. I prezzi dei generi alimentari sono saliti alle stelle, con un aumento di quasi l’800% tra il 2019 e il 2021 e continuano ad aumentare nel 2022, mentre il reddito medio delle famiglie non è aumentato. Una situazione che sta condannando un numero sempre maggiore di persone a soffrire la fame.
Nell’analisi di Beat Rohr, direttore ad interim dell’Ufficio di risposta alla Siria di Save the Children, «nonostante quasi 12 anni di conflitto in Siria e il persistere del conflitto in alcune parti del Paese, oggi il peggioramento della situazione economica è diventato la causa principale delle difficoltà della popolazione. Almeno il 60% della popolazione – informa – è attualmente in condizioni di insicurezza alimentare e la situazione peggiora di giorno in giorno». Di qui anche l’appello ai donatori a intensificare gli sforzi per affrontare la crisi alimentare e alleviare il suo impatto devastante sui bambini, che si unisce a quello ai leader riuniti in Egitto per il vertice sui cambiamenti climatici a riconoscere gli impatti climatici che già colpiscono le comunità e i bambini di tutto il mondo -come, appunto nella parte nordorientale della Siria -, in particolare quelli provenienti da Paesi a basso reddito e quelli che sono colpiti da disuguaglianze e discriminazioni.
10 novembre 2022