La Sapienza inaugura l’anno accademico con Samantha Cristoforetti
Dottorato di ricerca honoris causa, nel 721° di fondazione dell’ateneo, all’astronauta Esa, che ha tenuto la Lectio magistralis. Le “stelle”, «opportunità straordinaria di crescita»
Il bene e lo sviluppo sostenibile della società attraverso la scienza. Questo il filo rosso dell’inaugurazione dell’anno accademico della Sapienza, il 721° dalla fondazione, che stamattina, 10 ottobre, per l’occasione, ha conferito il dottorato di ricerca honoris causa in Ingegneria aeronautica e spaziale a Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Sull’esplorazione dello spazio come «opportunità di sviluppo per Italia e Europa» si è concentrata la Lectio magistralis di Cristoforetti, alla presenza, tra gli altri, del cardinale vicario Angelo De Donatis. «Lo spazio è scienza, ma anche mistero, fascinazione – ha raccontato -, soprattutto se pensiamo che i primi sguardi verso l’alto, millenni fa, hanno dato il via a dibattiti filosofici, teologici, spirituali». Come scienziati, ha proseguito «dobbiamo vedere nelle “stelle” un’opportunità straordinaria di crescita, in particolare con i satelliti, perché proprio lo spazio può essere considerato come infrastruttura critica e industria strategica».
Per l’astronauta, che si è spesso rivolta direttamente agli studenti, «conoscere lo spazio è un privilegio ma anche una grande responsabilità», anche morale. «Siamo quindi chiamati – ha sottolineato – a far progredire l’umanità, mai a metterla in pericolo». Ha dunque proseguito il suo excursus scientifico focalizzandosi sulle future attività di esseri umani e intelligenza artificiale, volte a espandere la presenza dell’umanità oltre i “confini” della Terra, ma ha anche lanciato un appello alla comunità scientifica europea: «Ho avuto il privilegio – ha raccontato – di andare nello spazio due volte, sempre a bordo di stazioni di Usa o Russia, e il mio sogno è quello di fare una terza missione o vedere dei giovani andare nello spazio a bordo di tecnologia europea e da una base di lancio in Europa». Questo, ha concluso, «sarebbe un passo in avanti incredibile per l’Europa e di conseguenza per l’Italia».
Prima del conferimento del dottorato honoris causa, un riferimento alle “stelle” nella prolusione della Magnifica Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, già nel titolo: “La costellazione delle libertà costituzionali come guida all’azione di sapienza”. «Il nostro agire per la pace, l’uguaglianza e la giustizi, ha a che fare con una vera e propria costellazione di leggi in ambiti culturali e scientifici», ha affermato, evidenziando che «le università ricevono dalla Costituzione un mandato ben preciso e la responsabilità dello sviluppo di uno Stato democratico e pluralista». La rettrice ha quindi citato le libertà fondamentali della scienza: manifestazione del pensiero, stampa, studio, autonomia dei docenti, una formazione completa e mai faziosa.
Da Polimeni anche uno sguardo ai dati. Nel triennio 2020 – 2022, la Sapienza ha stanziato oltre 150 milioni di euro per borse di dottorato e assegni di ricerca e ha finanziato con 192 milioni di euro, dai fondi del Pnrr, la ricerca e la cooperazione internazionale delle università. Rivolgendosi a Samantha Cristoforetti, la rettrice ha sottolineato che «la scoperta di nuovi mondi rappresenta il progresso dell’umanità e di tutte le scienze e ci proietta concretamente verso il futuro». Ha inoltre ricordato il satellite San Marco-1, il primo italiano in orbita nel 1964 proprio con il contributo della Sapienza. «Pensiamo poi – ha concluso – come in qualsiasi missione spaziale sia necessaria la complementarità di conoscenze per il successo finale. Questo Cristoforetti ci insegna con la sua esperienza e il suo esempio», l’omaggio.
Tra i saluti istituzionali e gli interventi, quelli di Antonio Butruce, studente della facoltà di Medicina e psicologia, e di Enza Vallario, manager didattico di ateneo, mentre l’elogio al dottorato è stato di Sergio Pirozzoli, coordinatore del dottorato di ricerca in Ingegneria aeronautica e spaziale. A cornice dell’evento, l’esibizione del progetto MuSa, acronimo di Musica Sapienza, con la direzione del maestro Francesco Vizioli e la voce del soprano Anna Koschina. È stato anche possibile ammirare due opere dell’artista Alberto Burri – Cellotex Rivoli n.11 e Cellotex Rivoli n.17 – e un piviale appartenuto a Papa Bonifacio VIII, che nel 1303 fondò la Sapienza.
10 ottobre 2023