L’abbraccio dei fedeli a Benedetto XVI
I primi in fila già dalle prime ore del mattino per l’omaggio al pontefice emerito: «Era doveroso esserci per un Papa che ha dimostrato tutta la sua grandezza nel farsi piccolo»
È una piazza silenziosa, composta ma non triste. Specchio di una vita terrena, quella del Papa emerito Benedetto XVI, vissuta fino all’ultimo nella pienezza dello Spirito. La fila per entrare nella basilica di San Pietro, per visitare la salma di Benedetto XVI morto il 31 dicembre, si allunga di ora in ora. I primi fedeli sono arrivati già prima delle 9, quando è iniziata la lunga tre giorni di preghiera che si chiuderà mercoledì sera, 4 gennaio, alla vigilia dei funerali del pontefice emerito. A ora di pranzo sono migliaia le persone, italiane e straniere, in coda in un serpentone che si srotola lungo tutto il colonnato del Bernini. Tra i primi a rendere omaggio al Papa defunto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
«Eravamo in piazza quando Benedetto è stato eletto e sempre qui alla sua ultima udienza», racconta Antonella, in fila con suo marito. Vengono dalla parrocchia di San Barnaba, nella zona est di Roma. «Ho apprezzato sempre anche la sua semplicità, la sua umiltà nel porsi agli altri». In molti camminano con lo sguardo sul giornale appena comprato. Il volto di Benedetto XVI in copertina. Nella fila accanto un sacerdote parla con alcuni giovani del suo gruppo mentre aspettano di entrare in chiesa.
«Quando Benedetto rinunciò al soglio pontificio ero al liceo – racconta Pietro, giovane lavoratore di Comunione e Liberazione, venuto stamattina in piazza insieme ad alcuni amici – e ricordo che questo evento mi stupì moltissimo. E poi mi ha sempre colpito anche il rapporto con Papa Francesco, un segno di maturità della Chiesa. Con loro abbiamo vissuto realmente la continuità tra due pontificati». Ai giovani, ha aggiunto, «Benedetto XVI ha chiarito cosa vuol dire affrontare la fede anche con la forza della ragione. Una ragione che non è antitetica al nostro credo».
Davanti all’ingresso della basilica già si prepara tutto per il rito delle esequie di giovedì mattina, con Papa Francesco che presiederà alle 9.30 la celebrazione aperta a tutti i fedeli. A ora di pranzo si mette in coda alla fila un gruppo di 50 adolescenti tra i 14 e i 18 anni, con ragazzi della parrocchia di Santa Maria Regina della Valle, di Zagarolo e della parrocchia di Santa Barbara Sinnai, di Cagliari. «Siamo venuti qui stamattina con il nostro don – racconta Andrea, 16 anni, romano -. Non ricordo molto di Benedetto, sono troppo piccolo, ma mi ha sempre colpito la sua umiltà e la grande statura intellettuale». «La rinuncia ci ha toccati tutti – racconta Laura, dalla Sardegna – ma è stato il segno forse di un carico troppo pesante che sentiva sulle spalle».
In basilica, davanti al corpo esposto del vescovo emerito di Roma, il silenzio diventa commozione profonda. Il tempo per sostare è poco, si entra e si esce velocemente da San Pietro, giusto il tempo di una preghiera. Ma Elena da Roma, uscendo dalla basilica racconta che «oggi era doveroso esserci, per un Papa che ha dimostrato tutta la sua grandezza proprio nel farsi piccolo, nell’umiltà».
2 gennaio 2023