L’Istituto superiore di sanità tra i Centri del dipartimento Protezione civile
Il decreto firmato dal capo dipartimento Curcio. Brusaferro (Iss): «Prevenzione sanitaria e salute entrano ufficialmente a far parte della rete di emergenza italiana»
L’Istituto superiore di sanità (Iss) entra a far parte dei Centri di competenza del Servizio nazionale della protezione civile (Dpc), una rete di soggetti che forniscono servizi, informazioni, dati, elaborazioni e contributi tecnico-scientifici in specifici ambiti. Lo stabilisce il decreto firmato ieri, 7 settembre, dal capo dipartimento Fabrizio Curcio e fortemente voluto dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.
Tra i Centri di competenza, si legge in un comunicato della Protezione civile, rientrano amministrazioni statali, agenzie, istituti di ricerca, università e autorità di bacino. L’Iss è il primo soggetto specializzato nella sanità pubblica a entrare nella rete, e potrà fornire consulenza alla Protezione civile in tutti gli ambiti e le situazioni che comportano rischi per la salute. Nelle parole del capo diparimento Curcio, «l’aspetto sanitario rappresenta un nodo fondamentale nella risposta di protezione civile sia in termini di pianificazione e prevenzione sia per quanto riguarda le attività da mettere in campo durante le emergenze per assicurare il soccorso e l’assistenza della popolazione. La pandemia ha reso ancora più evidente quanto il contributo tecnico-scientifico offerto dall’Istituto superiore di sanità sia un valore aggiunto per il nostro sistema e la firma sancisce formalmente e darà nuovo impulso a un percorso iniziato da alcuni anni», evidenzia.
Soddisfazione anche da parte del presidente Iss Brusaferro. «La prevenzione sanitaria e la salute entrano ufficialmente a far parte della rete di emergenza italiana – commenta Brusaferro -. Siamo orgogliosi di proseguire nella collaborazione che già ci ha visto lavorare fianco a fianco durante la pandemia».
8 settembre 2023