Marco Frisina: «Celebro in musica la bellezza dell’incarnazione»

A San Giovanni il tradizionale concerto di Natale con il Coro diocesano e l'orchestra "Fideles et Amati" alla presenza del cardinale Pietro Parolin e del vicario De Donatis

Il tema della gioia è stato la colonna portante del tradizionale concerto di Natale del Coro della Diocesi di Roma e dell’orchestra “Fideles et Amati”, diretti da monsignor Marco Frisina, che si è tenuto venerdì 15 dicembre nella basilica di San Giovanni in Laterano. Giunto alla XXXIII edizione si conferma un momento atteso dalla città, infatti, nonostante il traffico impazzito a causa della pioggia, la cattedrale di Roma era gremita di fedeli di tutte le età. Dai bambini che con un leggero dondolio hanno accompagnato la tradizionale “Tu scendi dalle stelle” agli anziani che commossi hanno assaporato le note di “Adeste fideles” ad occhi chiusi.

Tra i presenti anche il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, il vicario della Diocesi di Roma, monsignor Angelo De Donatis, il segretario generale del Vicariato, monsignor Gianrico Ruzza, numerosi sacerdoti e religiose. Dal cardinale e dal vicario i complimenti al Coro «per aver regalato un momento di serenità ed elevazione spirituale» ha affermato Parolin augurandosi che questo Natale porti agli uomini di tutto il mondo «soprattutto a quelli che si trovano in una situazione difficile spirituale e materiale, la luce di Betlemme e la pace nei cuori». «Vogliamo rimanere in questo stupore e contemplazione di Gesù che si è fatto bambino – ha aggiunto monsignor De Donatis –. Un grande dono che dimostra la vicinanza di Dio all’umanità». Aiutato dal Coro il Vicario ha intonato “Tanti auguri a te” per don Marco Frisina che ha festeggiato il compleanno sabato 16 dicembre.

La serata si è aperta sulle note
di “Verbum caro factum est” tratto dal prologo del Vangelo di Giovanni e da un testo liturgico antico «per ricordare la bellezza dell’Incarnazione – ha detto monsignor Frisina –. La gioia del Natale è avere la consapevolezza che c’è un Dio che ci ama al punto tale da venire in mezzo a noi senza paura e, anche se gli uomini diventano sempre più violenti e oscuri, Lui si consegna nelle nostre mani e si fa bambino indifeso». Diciassette complessivamente i brani eseguiti, dai tradizionali “Stille nacht” e “Jingle bells” alla commovente “Adorazione di Maria nel presepe” per concludere con la gioiosa “Feliz navidad” per la quale è stato richiesto il bis.

Per il vice direttore del Coro della Diocesi
di Roma, Emanuele Faiola, la partecipazione di tanti fedeli testimonia che «le persone hanno bisogno di vivere il calore e l’emozione di quello che è davvero il senso del Natale». Una gioia che può essere espressa in musica che ben si coniuga con la fede per monsignor Frisina il quale nei numerosi concerti diretti in tutto il mondo ha constatato che «la musica è un passe-partout straordinario, è un’arma da usare di più e per bene come vuole il Signore, per aprire i cuori e restituire qualcosa che va oltre all’utile e l’immediato».

Il Coro della Diocesi di Roma è stato
spesso invitato a portare la sua testimonianza in tante diocesi italiane e in numerosi Paesi dalla Francia alla Germania, dalla Spagna agli Stati Uniti. Nel 2014 ha festeggiato i trent’anni di fondazione promuovendo il primo convegno-pellegrinaggio delle Corali italiane. Nel 2016, anno santo della Misericordia, si è fatto promotore del primo Giubileo delle Corali al quale hanno aderito oltre 8000 cantori. La produzione musicale di monsignor Frisina è estremamente varia, è autore di numerosi canti liturgici, ha composto oltre trenta Oratori Sacri ispirati a personaggi biblici o alla vita dei santi e ha composto le opere teatrali “La Divina Commedia” e “Il miracolo di Marcellino”.

18 dicembre 2017