Morte di Napolitano, il Papa: «Ne ho apprezzato umanità e lungimiranza»
Il telegramma inviato alla vedova del presidente emerito della Repubblica, morto il 22 settembre a 98 anni, e l’omaggio alla camera ardente, allestita in Senato. Il presidente Cei Zuppi: «Uomo delle istituzioni, ha accompagnato il Paese in passaggi storici complessi»
Ricoverato da 4 mesi in una clinica romana, si è spento venerdì 22 settembre il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Aveva 98 anni. Eletto alla Camera dei deputati per la prima volta nel 1953, iniziava così il percorso di una vita al servizio delle istituzioni – compreso il Parlamento europeo -, culminata con l’elezione a presidente della Repubblica il 10 maggio 2006 e ancora di più con il secondo mandato, per la prima volta nella storia della Repubblica, il 20 aprile 2013. Ma è soprattutto la sua umanità al centro del pensiero rivolto da Papa Francesco, all’indomani della sua scomparsa, alla vedova Clio Bittoni Napolitano.
«Conservo grata memoria degli incontri personali avuti con lui, durante i quali ne ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune – si legge nel telegramma del pontefice -. La scomparsa di suo marito, senatore Giorgio Napolitano, ha suscitato in me sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni». Bergoglio esprime quindi, la sua vicinanza alla moglie, ai figli e ai familiari, «assicurando il ricordo nella preghiera. Nel porgere le mie condoglianze – conclude -, invoco su di lei e sulle persone care la consolazione del cuore».
Nella giornata di ieri, domenica 24, il pontefice ha reso anche di persona il suo omaggio al presidente emerito, visitando la camera ardente allestita in Senato, «per esprimere, con la presenza e la preghiera, il suo personale affetto a lui e alla famiglia, e per onorare il grande servizio reso all’Italia», si legge nella nota diffusa dalla Sala stampa vaticana. La camera ardente resta aperta fino a oggi, lunedì 25. Sarà quindi l’altro ramo del Parlamento, la Camera dei deputati, a ospitare domani, 26 settembre, i funerali di Stato, in forma laica.
Parole di cordoglio e vicinanza alla famiglia Napolitano anche da parte del cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi, che ricorda il presidente emerito come «uomo delle istituzioni», che «ha accompagnato il Paese in passaggi storici complessi. Il senso di responsabilità, espresso particolarmente nell’accettare il secondo mandato al Quirinale – prosegue -, resta una grande lezione per quanti sono impegnati in politica. È un’eredità preziosa perché ogni scelta in ambito politico e istituzionale abbia sempre come supremo obiettivo il bene comune». Ricordando quindi l’invito alla preghiera rivolto già mercoledì scorso, 20 settembre, da Papa Francesco per l’aggravarsi delle condizioni di salute di Napolitano, «riconoscenti per il suo servizio al Paese – aggiunge il presidente dei vescovi -, rendiamo grazie al Signore per la testimonianza di questo nostro fratello e preghiamo per la sua anima, affidandola alle braccia misericordiose del Padre».
25 settembre 2023