Nasce il Festival della cultura paralimpica

La prima edizione alla stazione Tiburtina dal 20 al 23 novembre, con il presidente Mattarella. Dibattiti, mostre, film, libri e testimonianze per raccontare come è cambiata la percezione della disabilità grazie anche al movimento paralimpico

Nasce il Festival della cultura paralimpica. Quattro giorni (20-23 novembre 2018) di dibattiti, mostre, film, libri, storytelling, spettacoli, dedicati allo sport paralimpico e alla sua capacità di contagiare virtuosamente il costume e la società italiana. Uno sguardo a 360 gradi sul tema “Sport e disabilità”, partendo dagli atleti e dalle loro storie: un’occasione per conoscere meglio i protagonisti di un movimento che ha saputo conquistare, negli anni, gli onori delle cronache e l’attenzione dell’opinione pubblica.

A promuovere l’iniziativa è il Comitato italiano paralimpico – l’ente pubblico che si occupa di sport per le persone con disabilità – con il sostegno e la collaborazione di Inail, Ferrovie dello Stato Italiane, Grandi Stazioni Retail, il patrocinio della Rai e il contributo di Mediobanca, Eni, Toyota, Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, SuperAbile Inail. L’evento si terrà alla stazione Tiburtina di Roma, crocevia di tante storie di vita e metafora di un movimento in cammino verso nuove e affascinanti sfide. Non a caso il payoff scelto è “Disabilità in movimento”.

Nel corso della manifestazione gli atleti paralimpici – fra cui Bebe Vio, Alex Zanardi, Oney Tapia, Nicole Orlando, Monica Contrafatto, Martina Caironi, Daniele Cassioli, Oscar De Pellegrin, Annalisa Minetti – si confronteranno con tante personalità del mondo del giornalismo, dello spettacolo, dello sport e delle istituzioni. Saranno presenti, tra gli altri, gli attori Paolo Ruffini e Flavio Insinna, i giornalisti Gianni Minà, Gianluca Nicoletti, Massimo Caputi, Stefano Meloccaro, Sandro Fioravanti, Ivan Zazzaroni, la modella Nina Sophie Rima, il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara e il presidente dell’Istat Maurizio Franzini insieme a tanti altri ospiti e sorprese.

La Rai presenterà nella giornata inaugurale (il 20 novembre dalle ore 17) un documentario sulla storia del movimento italiano paralimpico con immagini e interviste inedite. In programma ci sono, fra gli altri, un convegno sulla “mano bionica” a cura del Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio; le presentazioni di numerosi libri che raccontano la vita sportiva e non solo di atleti paralimpici (da Federico Morlacchi a Daniele Cassioli), alcune mostre fotografiche, le proiezioni di film e documentari (come quelli che vedono protagonista Martina Caironi). La riflessione verterà a tutto tondo sulle parole che hanno raccontato e raccontano la disabilità e il mondo paralimpico, con dibattiti organizzati sul tema durante tutti i tre giorni principali della manifestazione. Fra questi, anche il seminario di formazione per giornalisti organizzato in collaborazione con Redattore Sociale, che in due sessioni, “Da handicappati a paralimpici” e “Mai più figli di uno sport minore”, condenserà il racconto e la riflessione sul tema del linguaggio.

Una prima edizione del Festival della cultura paralimpica che ha l’obiettivo dunque di restituire centralità alle parole che hanno segnato la storia del movimento paralimpico italiano e il costume del nostro Paese, e che si concluderà nell’ultimo pomeriggio, quello di venerdì 23 novembre, alla presenza anche del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con un fatto a suo modo epocale: la precisa definizione del lemma “paralimpico / paralimpica”, che sarà redatta dall’Istituto Treccani, e che darà nuova autorevolezza a un termine ormai entrato di diritto nel linguaggio corrente. La campagna di comunicazione scelta per questa edizione del Festival – “Vi lasceremo senza parole” – punta invece a sottolineare la centralità della persona di fronte alla tendenza a identificare e aggettivare l’individuo attraverso la sola dimensione corporea.

Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito del Comitato Paralimpico.

7 novembre 2018