Conclusa a Ginevra la due giorni del Forum globale sui rifugiati, il 17 e 18 dicembre, con l’impegno ad «agire collettivamente per migliorare inclusione, istruzione e occupazione dei rifugiati». Governi, organizzazioni finanziarie internazionali, leader dell’imprenditoria, attori umanitari, rifugiati e rappresentanti della società civile – 750 delegazioni, per un totale di circa 3mila persone – hanno sottoscritto oltre 770 impegni, in diverse aree: occupazione, disponibilità di posti nelle scuole per i bambini rifugiati, nuove politiche governative, soluzioni quali reinsediamento, energia pulita, infrastrutture e sostegno migliore a favore di comunità e Paesi di accoglienza. Una riunione di verifica e valutazione si terrà tra due anni.

Nelle parole dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi, «il sostegno pubblico a favore dell’asilo ha vacillato negli ultimi anni. E in molti casi le comunità che accolgono rifugiati si sono sentite sopraffatte o dimenticate. Ma le situazioni che vedono coinvolti i rifugiati divengono “crisi” solo quando noi permettiamo che ciò accada, pensando esclusivamente nel breve periodo, mancando di pianificare o collaborare tra i vari settori, e trascurando le esigenze delle comunità presso cui essi arrivano. In questo Forum – commenta – abbiamo assistito a un cambiamento decisivo verso la visione di lungo termine».

Sottoscritti impegni rilevanti anche in ambito finanziario. Oltre 4,7 miliardi di dollari sono stati impegnati dal World bank group, con un finanziamento specifico destinato a rifugiati e comunità di accoglienza e un finanziamento separato per sostenere il settore privato e la creazione di posti di lavoro. Un miliardo di dollari è stato annunciato dalla Banca interamericana di sviluppo. Inoltre, un numero elevato di Stati e altri stakeholder si sono impegnati a sostenere rifugiati e comunità di accoglienza per oltre 2 miliardi di dollari. Il settore privato ha sottoscritto la gamma di impegni più ampia di sempre a favore delle persone costrette alla fuga, promettendo oltre 250 milioni di dollari. Tramite queste iniziative, almeno 15mila posti di lavoro saranno disponibili per i rifugiati.

Il Forum rappresenta un elemento chiave del nuovo Global compact sui rifugiati adottato dagli Stati membri delle Nazioni Unite a New York a dicembre 2018. Secondo quanto previsto dal Global compact, il prossimo Forum si svolgerà a fine 2023.

20 dicembre 2019