Save the Children, 3 milioni di bambini muoiono di denutrizione
Un quarto dei bambini sotto i cinque anni colpito da malnutrizione cronica. L’80% di loro è concentrato in Africa subsahariana e Asia meridionale
Un quarto dei bambini sotto i cinque anni colpito da malnutrizione cronica. L’80% di loro è concentrato in Africa subsahariana e Asia meridionale
Sono 3,1 milioni, per Save The Children, i bambini che ogni anno muoiono per cause legate alla nutrizione. I dati sono stati presentati nella mattinata dell’11 luglio a Roma. Nel mondo, circa un quarto dei bambini sotto i cinque anni sono colpiti da malnutrizione cronica e l’80% di loro è concentrato nelle regioni dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale.
Il rapporto analizza in particolare le cause che rendono alcuni bambini più vulnerabili di altri al fenomeno della malnutrizione e mostra come una combinazione letale di povertà ed esclusione stia privando alcuni gruppi di bambini vulnerabili del diritto a vivere e a crescere grazie a una dieta sana e bilanciata. Questi bambini, discriminati o esclusi a causa della loro etnia, del luogo di provenienza, di una disabilità, del loro genere, del reddito familiare o perché obbligati ad abbandonare le loro case per fuggire da guerre e conflitti, non sviluppano il loro pieno potenziale a causa delle carenze nutrizionali a cui sono soggetti.
Il luogo in cui un bambino vive, per esempio, determina in larga parte il suo accesso ai servizi, all’educazione e al cibo, ma anche le sue prassi culturali e sociali e, in ultima analisi, il suo livello di nutrizione. I dati del rapporto di Save the Children mostrano che i bambini che vivono in aree rurali hanno in media 1,37 probabilità in più di essere malnutriti rispetto a quelli che abitano nelle città. Anche il reddito familiare ha un’influenza significativa sulla nutrizione dei bambini: nei Paesi e nelle regioni in via di sviluppo, i bambini nati in famiglie appartenenti al 20% più povero hanno una probabilità più che doppia di morire prima del loro quinto compleanno rispetto a quelli che provengono dal quintile più benestante della popolazione.
Il rapporto di Save the Children identifica una serie di misure concrete da mettere in atto per assicurare che nessun bambino venga lasciato indietro e si appella ai leader mondiali affinché diano risposte concrete al fenomeno dell’esclusione e garantiscano a ogni bambino vulnerabile l’accesso a una nutrizione adeguata. Per porre fine alla malnutrizione servono dieci anni di interventi e gli impegni per affrontare il problema dovrebbero basarsi sull’imperativo morale e legale di garantire il diritto al cibo e alla nutrizione per tutti.
Per garantire un progresso reale ed equo, gli obiettivi globali in materia di nutrizione, al quale gli Stati hanno aderito, devono essere tradotti in obiettivi nazionali, con risorse adeguate e piani di azione che espongano come ogni Paese raggiungerà gli obiettivi prefissati per tutti i gruppi della società.
11 luglio 2016