Ucraina: «Sui missili e sulle bombe il nemico scrive “Cristo è risorto!”»

L’arcivescovo maggiore di Kiev Schevchuk, nel videomessaggio per la Pasqua di greco-cattolici e ortodossi, il 24 aprile. «Il Salvatore trasforma il pianto dell’Ucraina in un canto di speranza»

«Persino in questo Santo Giorno della Risurrezione, il nostro nemico non abbandona i suoi piani di uccidere gli ucraini sulla nostra terra. Persino sui missili, sulle bombe e sulle granate russe, che oggi portano la morte sulla nostra terra, il nemico scrive cinicamente “Cristo è risorto!”. Ma la Risurrezione di Cristo diventa oggi la forza della vittoria dell’Ucraina. Cristo è risorto dalla tomba il terzo giorno, e il terzo giorno dalla tomba Egli farà risuscitare l’Ucraina, rovinando i piani del nemico».

Sono le parole dell’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, contenute nel videomessaggio diffuso in occasione della Pasqua, celebrata secondo il calendario giuliano da greco-cattolici e ortodossi domenica 24 aprile. «Celebriamo la Pasqua in tempo di guerra – afferma -. Ma questa gioia celeste, divina, scende oggi dal cielo verso di noi, verso le case ucraine distrutte, verso i 10 milioni di rifugiati che hanno lasciato i loro focolari. Va da coloro che difendono la loro patria con la loro vita. Il popolo ucraino festeggia comunque la Pasqua. Oggi – prosegue -, cantando “Cristo è risorto!” il nostro Salvatore, che esce vincitore dalla tomba, trasforma il pianto dell’Ucraina in un canto di speranza, cambia le lacrime della disperazione e del dolore in lacrime di gioia, perché Cristo è risorto!».

26 aprile 2022