Ucraina, Valastro: «Non è accettabile che operatori umanitari perdano la vita»
Il presidente Cri interviene dopo la morte di tre membri del Comitato internazionale della Croce rossa nel Donetsk. «In tutti i conflitti, chi aiuta non può essere un bersaglio»
Il presidente di Croce rossa italiana parla di «un’altra pagina dolorosa» scritta nel Donetsk. Il riferimento è alla notizia di ieri, 12 settembre, di tre operatori del Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc) che hanno perso la vita mentre allestivano un centro di distribuzione di legna e carbone per il riscaldamento in vista dell’inverno. Altri due sono rimasti feriti. Il team del Comitato internazionale si stava preparando a distribuire bricchette di legna e carbone alle famiglie vulnerabili del villaggio di Viroliubivka, per aiutarle a prepararsi all’imminente inverno, quando i veicoli che stavano utilizzando sarebbero stati colpiti.
«Alla sofferenza di questi momenti, alla vicinanza al dolore dei familiari e di tutto il movimento della Croce rossa – sono ancora le parole di Valastro -, si mescola il nostro più grande rammarico: non è accettabile che gli operatori umanitari perdano la vita mentre supportano i più vulnerabili o che punti di organizzazione e distribuzione di aiuti vengano attaccati. Ribadiamo con forza che nel conflitto ucraino, a Gaza, come in tutti i conflitti attualmente in corso – aggiunge -, il personale sanitario e gli operatori umanitari non possono e non devono essere un bersaglio. Basta!».
Anche la presidente del Comitato internazionale di Croce rossa Mirjana Spoljaric esprime ferma condanna per gli attacchi al personale di Croce rossa. «È inaccettabile – afferma – che un bombardamento colpisca un sito di distribuzione di aiuti. I nostri cuori sono spezzati oggi mentre piangiamo la perdita dei nostri colleghi e ci prendiamo cura dei feriti. Questa tragedia scatena un’ondata di dolore fin troppo familiare a coloro che hanno perso i propri cari in un conflitto armato».
13 settembre 2024