Verso le europee: le proposte di Telefono Azzurro

10 strategie concrete per tutelare i diritti dei più piccoli. Il presidente Caffo: «Si fa ancora troppo poco per bambini e adolescenti. Sono tra le categorie più vulnerabili»

Presentato ieri, 29 maggio, a Roma il Manifesto dell’infanzia e dell’adolescenza, della coalizione #VoteforChildren, composta da 23 organizzazioni per i diritti dell’infanzia. L’obiettivo: chiedere a tutti i candidati e le candidate alle elezioni europee di impegnarsi per garantire e far progredire i diritti dei bambini in Europa. A sostenerlo, in Italia, la fondazione Sos Telefono Azzurro ets, che ha curato la presentazione di ieri. Già 33 i candidati e candidate al Parlamento europeo che hanno aderito.

Telefono Azzurro ha ricordato anzitutto le condizioni di bambini e adolescenti in Europa, dove 1 su 4 è a rischio povertà o esclusione sociale e 1 su 5 è soggetto a violenza e abusi sessuali, sia offline sia online e le ragazze sono particolarmente vulnerabili. Ancora, sempre più frequenti i problemi legati alla salute mentale, che nel 2021 coinvolgevano 9 milioni di minori. Allarmante anche il fenomeno delle scomparse: ogni anno l’Ue è alle prese con 250mila segnalazioni di bambini scomparsi. Come se scomparisse un bambino ogni 2 minuti. Solo in Italia, nel 2023 sono stati segnalati 21.951 casi di bambini di cui sono state completamente perse le tracce. Particolarmente a rischio in Europa, infine, i minori provenienti da un contesto migratorio – 6,6 milioni nel 2022 -, in termini di povertà, discriminazione, esclusione e abusi.

«Evidente», per il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, come «a livello europeo si faccia ancora troppo poco per tutelare bambini e adolescenti. Sono tra le categorie più vulnerabili, che corrono i rischi maggiori, e tuttavia non si hanno ancora strategie di intervento dedicate e concrete per garantire loro maggiori tutele sia offline che online. Ciò che avviene a livello europeo ha una caduta anche a livello nazionale e sono convinto che il rapporto tra il Parlamento italiano e quello europeo debba essere sempre più efficace – prosegue -. Su alcune tematiche sovranazionali è importante trovare forti sintesi bipartisan: sono temi trasversali e universali per cui è necessario trovare accordi che permettano di raggiungere gli obiettivi protezione dei minori». Al momento «stiamo lavorando per riflettere insieme su questo – sono ancora le parole di Caffo – e anche i due ddl per la tutela dei minori nella dimensione digitale, prima alla Camera e poi al Senato, vogliono essere stimoli per iniziare un dibattito e un confronto che deve collegarsi all’azione a livello europeo. Noi saremo più presenti per portare l’Italia in Europa e l’Europa in Italia, con il principio di essere parte di un disegno di contenuto che ci interessa per essere trasformato in azioni concrete a sostegno dei minori».

Dieci, in concreto, le proposte e strategie da condividere con le istituzioni illustrate da Telefono Azzurro, volte alla tutela e alla valorizzazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti di oggi e del domani, sia nel mondo reale che nel mondo del digitale. La prima: «Supportare il potenziamento e la pubblicizzazione delle linee d’ascolto per bambini e adolescenti». Si suggerisce quindi di «collaborare con la comunità scientifica e accademica sul tema della salute mentale; sensibilizzare sulla problematica e sulle conseguenze degli abusi e della violenza a danno dei bambini e di adolescenti; promuovere la partecipazione e il coinvolgimento attivo di bambini e adolescenti nei processi decisionali».

Ancora, la quinta proposta è «rafforzare le azioni e aggiornare le strategie di contrasto alla creazione, diffusione e divulgazione del Child sexual abuse material (Csam)». Si prosegue quindi con l’indicazione di «istituire una Cop (Conference of the parties) per lo sviluppo di un ecosistema digitale a misura di bambini e adolescenti; promuovere una progettazione by design di sistemi di parental control che consentano di attuare la co-responsabilità genitoriale nella fruizione dei contenuti digitali e utilizzare le potenzialità dell’Intelligenza artificiale e della data intelligence per implementare i sistemi di age verification efficaci; impedire lo sviluppo di sistemi di Intelligenza artificiale che non siano basati su fonti di dati dichiarate, trasparenti e verificabili, per limitare la diffusione di fake news e deep fake».

Le ultime due strategie: «Eliminare le barriere economiche, sociali e culturali che ostacolano un accesso equo e inclusivo alle risorse positive dell’ecosistema digitale; strutturare, favorire e sostenere i programmi educativi e formativi di lungo termine basati su una “pedagogia digitale integrale” rivolti a minori e per esteso ai genitori e ai diversi soggetti e agenzie educative».

Il Manifesto di Telefono Azzurro ha l’obiettivo di «proporre un’agenda concreta affinché i diritti dei bambini e degli adolescenti siano pienamente rispettati e ascoltati in ogni condizione in cui essi si trovano. Si propone come un luogo di confronto per la politica, i corpi sociali intermedi, i soggetti economici, le istituzioni europee e internazionali e il vasto mondo delle realtà sociali e non profit che operano nell’ambito della tutela dell’infanzia e costituiscono un patrimonio di idee, di proposte, di competenze che le Istituzioni europee devono saper vedere come risorsa per indirizzare percorsi legislativi e normativi concreti e aderenti ai reali bisogni di bambini e adolescenti».

30 maggio 2024