Vigilanza rafforzata in Vaticano
Elevato il livello di vigilanza in un’area considerata “sensibile”. Il vicepremier Tajani: «Teniamo tutto sotto controllo. Massima prevenzione ma nessuna minaccia all’Italia»
Elevato il livello di vigilanza e rafforzate le misure di sicurezza in tutta la zona intorno al Vaticano. Un’area considerata “sensibile”, nella quale «il personale è stato sensibilizzato a mantenere, durante il servizio, un atteggiamento costantemente vigile, volto a tutelare la propria e altrui incolumità e a cogliere tempestivamente qualsiasi situazione ritenuta anomala», riferisce l’Ansa citando l’Ispettorato di Polizia vaticano. Lo stesso vale per i carabinieri nella zona di Piazza San Pietro.
Ai microfoni di Radio Anch’io il vicepremier Antonio Tajani ha spiegato che «il livello di guardia è già stato alzato da qualche giorno, stiamo tenendo tutto sotto controllo: i carabinieri, la polizia, la guardia di finanza, la polizia penitenziaria, i servizi di intelligence lavorano con attività di prevenzione, tant’è che stamane sono state arrestate due persone accusate di terrorismo. In questo momento – ha aggiunto – non ci sono minacce dirette, che noi sappiamo, verso l’Italia, però può esserci sempre qualche fondamentalista esagitato che agisce da solo, qualche cane sciolto. La prevenzione è massima da parte italiana, ma non ci sono pericoli imminenti segnalati». Certo, «si continua a vigilare – ha proseguito -, si fa di tutto perché gli italiani possano vivere in sicurezza, anche controlli sugli immigrati che arrivano perché non possono esserci infiltrati terroristi».
Anche sui social, il vicepremier ha rivendicato la linea dura dell’esecutivo contro il terrorismo, ringraziando le forze dell’ordine e la magistratura «per l’operazione che ha portato all’arresto di due militanti dell’Isis», a Monza e a Sesto San Giovanni. «Il governo, anche con una forte azione di prevenzione, continuerà a lavorare per garantire la sicurezza dei cittadini», ha assicurato.
17 ottobre 2023