50 anni di sacerdozio di Francesco, gli auguri della Chiesa italiana
Il messaggio del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei: «Pastore di una Chiesa che si incarna nella storia delle persone, fascia e cura le ferite»
«Nello scorrere dei giorni, ci sono date che non scandiscono solo il passare del tempo, ma acquistano un sapore particolare e diventano preziosa opportunità di gratitudine a una persona amata». Inizia con queste parole il messaggio firmato dal cardinale presidente della Cei Gualtiero Bassetti, indirizzato a Papa Francesco nel 50° anniversario di sacerdozio, che ricorre oggi, 13 dicembre. «La sua testimonianza, i suoi insegnamenti, le parole e i gesti che ci dona – scrive il porporato – sono storia che si fa vita -. La ringraziamo, Santità, perché non smette di ricordarci l’importanza di vivere “la missione come un servizio a Dio e al suo popolo”, nonostante tutte le difficoltà del cammino». Un percorso «impegnativo ed entusiasmante», che «ci impegniamo a seguire con semplicità, umiltà e vigore».
Il messaggio del presidente dei vescovi prosegue quindi con una serie di «grazie» rivolti al Santo Padre, perché «in un mondo investito dal vento dell’indifferenza», ripropone «la bellezza e la fatica di un “sì” che è adesione e affidamento totale. Quel “sì”, maturato nel seno della comunità cristiana, s’incarna nella fede semplice e pura del Santo Popolo di Dio che motiva e sostiene il dare tutto per il Signore e il suo Regno». E ancora: «Grazie – continua Bassetti -, perché con il suo sguardo attento e amorevole ridona alla Chiesa la gioia del Vangelo. Ci assicura che la chiamata è un dono prezioso da custodire e da far fruttare in una vita piena; è lo sguardo sulla realtà, fondato su un ascolto maturo, che consente di incrociare le sofferenze dell’umanità – fino a sentirle nostre – con la misericordia del Padre».
Nell’elenco dei ringraziamenti del presidente della Cei c’è anche la «parresia» con cui Francesco «ci mette in guardia da un rischio diffuso: l’incapacità di contemplare e ringraziare». La contemplazione, spiega, è «comprensione del ministero come dono, mai come funzione». Quindi, annovera ancora la «paternità spirituale» del pontefice: «Non si stanca, Lei per primo, di “prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare” – si legge nel messaggio -. È Pastore di una Chiesa che accorcia le distanze, è vicina alle vicende delle persone, s’incarna nella loro storia, s’inginocchia, fascia e cura le ferite. E sa anche farsi curare nelle sue imperfezioni umane». Di qui, un ennesimo «grazie» anche perché «dopo cinquant’anni non ha perso la gioia di sentirsi chiamato ogni giorno e, con essa, ci sprona ad andare avanti con umiltà e coraggio; soprattutto, conservando una fiducia sconfinata nella misericordia di Dio e dedicandoci, a nostra volta, con generosità al ministero affidatoci».
Assicurando al Papa la preghiera di tutte le comunità, Bassetti conclude infine il suo messaggio di auguri rinnovando a nome della Chiesa italiana «l’impegno a vivere con gratitudine e speranza il suo insegnamento e la sua testimonianza di vita».
13 dicembre 2019