50 parrocchie e 220 squadre, riparte l’Oratorio Cup
Presentata la nuova stagione dell’iniziativa sportiva nata 15 anni fa. Daniele Pasquini: «bisogna recuperare il coordinamento tra le realtà sportive e un atteggiamento di maggior apertura e fiducia»
Presentata il 15 settembre la nuova stagione dell’Oratorio Cup presso l’Istituto Ancelle Sacro Cuore di Gesù di viale Bardanzellu, periferia est di Roma. Iniziativa nata oltre 15 anni fa che è cresciuta passando da 220 gruppi affiliati, e circa 20mila tesserati, a 450 gruppi e 80mila tesserati. Il presidente provinciale Csi (Centro sportivo italiano) di Roma, Daniele Pasquini, è un veterano: a capo da 8 anni e nel Csi «da quando ne avevo 14».
La scelta è caduta su questo Istituto perché «le suore ci hanno dato in gestione la struttura per continuare a proporre l’attività sportiva. Sarà casa nostra quest’anno. Siamo sempre ospitati, a rotazione, da parrocchie e oratori». È molto numerosa la realtà Csi, «sono oltre 50 le parrocchie di Roma e dintorni che fanno parte dell’Oratorio cup, più di 220 le squadre». Il Csi si occupa anche della formazione di educatori e arbitri: «Non è possibile improvvisarsi educatori. Occorre coltivare la motivazione, le ragioni e le competenze: i ragazzi vivono in una società piena di opportunità sportive».
Per questo è necessario che «le parrocchie e gli oratori garantiscano la qualità sportiva insieme a quella educativa. Il nostro lavoro consiste nel dare una formazione ancorata ai valori cristiani, alla mission educativa del Csi e una formazione tecnica di qualità». I formatori degli educatori «provengono dal mondo dello sport, delle Federazioni con una visione cristiana dello sport. Il meccanismo formativo parte dai corsi di formazione per istruttori e arriva ai corsi per formatori». Come sport debuttante c’è «il golf, svolto in modo più semplice e con costi contenuti. Possono partecipare tutti, anche al di fuori delle parrocchie. Aiuta l’interazione tra le generazioni perché la concentrazione, la tecnica e l’esperienza contano più della forza fisica. Giocano insieme, in mezzo alla natura, uomini e donne, giovani e adulti».
All’interno della presentazione del calendario delle tante attività e proposte legate all’Oratorio cup, si è parlato anche dell’Half Marathon Via Pacis che si svolgerà il 23 settembre e che prenderà il via alle 9 da piazza San Pietro passando dalla Sinagoga, dalla Grande Moschea, dalla Chiesa valdese e quella ortodossa. Più specificatamente si è parlato della Run for Peace, 5 chilometri non competitivi, aperti a tutti, che partiranno alle 9.20. L’invito alle parrocchie a partecipare a questo evento è stato rivolto da Claudio Tanturri dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della diocesi di Roma, la cui direzione dal primo marzo scorso è stata affidata a don Francesco Indelicato. Nell’occasione, Tanturri ha sottolineato «la rinnovata attenzione della diocesi nei confronti dello sport nelle comunità parrocchiali come strumento di evangelizzazione e di educazione all’accoglienza e alla prossimità nelle marginalità».
Per questo motivo il Vicariato ha ritenuto importante riaprire questo ufficio che aveva cessato le sue attività nel 2011, anche alla luce – come aggiunge Pasquini – della necessità di «recuperare il coordinamento tra le realtà sportive e un atteggiamento di maggior apertura e fiducia. Le società sportive a Roma, con mille fatiche e abbandonate a loro stesse, svolgono un lavoro enorme. Sono un collante sociale fondamentale». Negli ultimi 15 anni «è nato nuovo vigore nel Csi e in tutta la realtà sportiva romana – conclude Pasquini -. Una vittoria per la Chiesa di Roma, la città e tutto lo sport».
17 settembre 2018