Accordo sul grano, Russia: «Spazio aperto all’ascolto del Papa»
L’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi interviene dopo l’appello del Papa a ripristinare l’iniziativa del Mar Nero. «La pace è un dono e va implorata»
«Lo spazio è aperto in Russia all’ascolto di Papa Francesco. In Russia il Papa viene ascoltato». L’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi interviene all’indomani dell’Angelus in cui il pontefice, rivolgendo il suo pensiero come di consueto alla martoriata ucraina, ha ricordato il ritiro della Federazione Russa dall’accordo sul grano, rivolgendo il suo appello «ai miei fratelli, le autorità della Federazione Russa affinché sia ripristinata l’iniziativa del Mar Nero e il grano possa essere trasportato in sicurezza». Se poi all’ascolto segua una decisione, ha continuato Pezzi, «non lo possiamo sapere ma certamente in questo momento e in passato e come anche la visita del cardinale Zuppi ha mostrato, uno spazio di apertura comunque c’è».
L’arcivescovo racconta all’agenzia Sir il clima che si respira nella Capitale russa, dopo che nella notte due droni hanno causato una forte esplosione al centro della città, colpendo due edifici ma senza fare vittime o feriti. I droni sono stati poi abbattuti poco lontano, a ovest della città. «Gli attacchi con i droni – osserva – non hanno incrementato quella paura che già c’è perché è chiaro che quando succede qualcosa di questo genere significa che tutto è possibile. Ora con quale entità e in che termini questo è difficile dirlo e definire. Per me – prosegue – il futuro è sempre nelle mani di Dio. A noi spetta di continuare a implorare la pace e non perdere la speranza. Se la pace è un dono, occorre sempre avere consapevolezza che non è il frutto di un compromesso e nemmeno di un dialogo. La pace è innanzitutto un dono e come tale va imparata, va domandata».
Il pensiero del presule è poi per i giovani che da tutto il mondo stanno raggiungendo Lisbona per partecipare alla Giornata mondiale della gioventù con il Papa. «Comincia la Gmg a Lisbona. I giovani sono una grande forza e una grande speranza, perché per i giovani è infinitamente più semplice – afferma -. C’è una apertura di fondo che normalmente vince sulla chiusura. Dai giovani ci si può solo aspettare una voglia di dialogo e di pace e questo non può non essere contagioso».
31 luglio 2023