Caritas verso il 44° Convegno nazionale

Appuntamento a Grado dall’8 all’11 aprile. Tappe a Gorizia. Il direttore don Pagniello: «Il confine, opportunità per incontrare la diversità e farla diventare risorsa»

In programma a Grado (Gorizia) dall’8 all’11 aprile il 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane. «Un’occasione importante e preziosa – lo ha definito il presidente di Caritas italiana Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, nella conferenza stampa di ieri, 13 febbraio – non solo per l’incontro tra tutti i delegati delle Caritas diocesane provenienti da tutta Italia, ma anche come occasione di conoscenza, condivisione e crescita del territorio. Il tutto alla luce anche dei valori fondanti l’Europa, senza la quale oggi qui ci sarebbero ancora dei limiti invalicabili».

Per i partecipanti, il programma del Convegno prevede anche alcune “tappe” a Gorizia, lungo quel confine che oggi più che separare unisce la città italiana alla slovena Nova Gorica. «Caritas – ha aggiunto ancora il presule – lavora con grande interesse anche su questo, seguendo le tre linee che Papa Francesco ci ha affidato: la via del Vangelo, la via degli Ultimi e la via della Creatività. Tre vie che ci aiutano anche a superare il primo confine, che è quello che abbiamo dentro di noi: la paura dell’altro, della povertà, del diverso».

Anche nelle parole del direttore don Marco Pagniello, «per Caritas Italiana il confine è una zona di contatto, un’opportunità dove incontrare la diversità e far sì che essa diventi una risorsa». E nel Convegno, ha anticipato illustrando alcuni focus del programma, «avremo con noi alcuni “rappresentanti” dei confini, come il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, realtà colpita non solo dal terremoto dello scorso anno ma anche da una guerra che continua da decenni; un luogo sempre a rischio di essere dimenticato». Ancora, «ci sarà una forte presenza delle Caritas del Nord Est, quelle che più direttamente hanno conosciuto, nel corso del tempo, questo confine; non mancherà poi uno sguardo all’Europa, con la presenza di delegati delle Caritas europee – tra i quali anche la vicina Caritas Slovenia – che avranno modo di scambiare le proprie esperienze all’interno di una tavola rotonda il 9 aprile».

Nella stessa giornata, ha continuato il sacerdote, «sarà possibile “vivere” l’esperienza di confine: nel pomeriggio infatti i circa 600 partecipanti si recheranno a Gorizia dove, alle 17, condivideranno un momento di preghiera lungo i luoghi che hanno rappresentato per lungo tempo la divisione e che oggi invece uniscono. Successivamente, alle 19 si terrà la celebrazione eucaristica nella chiesa del Sacro Cuore».

14 febbraio 2024