ha mutato radicalmente il modo di diffondere informazioni e notizie nel mondo»: oggi, «con l’accesso al web, chiunque ha la possibilità influenzare l’opinione pubblica e creare correnti di pensiero». Una vera e propria rivoluzione mediatica per la quale «le piazze virtuali hanno preso il posto di quelle reali, creando universi paralleli in cui la gente vive e si confronta, non sempre pacificamente».
Molte le opportunità, in questa «epoca di grandi comunicazioni», ma non mancano i rischi: dalla possibilità di diffondere notizie false alla crescita di fenomeni pericolosi come l’hate speech (linguaggio dell’odio) e il cyberbullismo, soprattutto tra i giovani più fragili e indifesi, mettono in guardia dall’Università. Di qui il progetto del corso, con l’obiettivo di «preparare gli studenti ad operare nel campo della comunicazione on line, dei social media e del web marketing, facendo acquisire competenze di base e strumenti necessari per interagire con realtà pubbliche, private o legate alla propria professione».
“Comunicazione digitale. Fake news, post verità e hate speech”: questo il tema del corso, che prenderà il via nel secondo semestre dell’anno accademico 2017-2018, strutturato intorno all’idea di fondo di guidare gli studenti alla comprensione delle dinamiche di comunicazione e tecnologiche che sono dietro ai nuovi fenomeni in questione, fornendo loro gli strumenti per un uso critico e costruttivo del digitale. Tra gli argomenti in agenda: capacità di analisi e distribuzione di notizie sul web, errori giornalistici, bufale, teorie complottiste, contenuti satirici decontestualizzati e utilizzati come fonti giornalistiche, diffusione di notizie non verificate, propaganda politica, informazioni false lanciate per generare profitti, cyberbullismo, cyberstalking, diffamazione, interferenze illecite nella vita privata, adescamento di minori a fini sessuali.
14 settembre 2017