Don Michele Martinelli nuovo assistente dei Giovani di Ac

Lo ha nominato il Consiglio permanente Cei, riunito dal 23 al 25 gennaio. «Prometto passione, dedizione e preghiera», le sue parole. Il “benvenuto” della presidenza

Il Consiglio episcopale permanente della Cei, riunito a Roma dal 23 al 25 gennaio, ha nominato il nuovo assistente centrale del settore Giovani dell’Azione cattolica italiana. È don Michele Martinelli, sacerdote della diocesi di Cremona, classe 1983, già assistente prima diocesano e poi regionale dei Giovani di Ac. Succede a don Gianluca Zurra, che ha accompagnato il cammino del settore nell’ultimo triennio, dal 2020 al 2023.

Una nomina accolta «con grande gioia» dalla presidenza nazionale dell’associazione, come su legge in una nota. «In Ac – osservano dalla presidenza – sperimentiamo la bellezza della corresponsabilità tra laici e presbiteri, sostanza vera del cammino di fede cui ci chiama il Signore. Gli assistenti sono per noi amici, padri e fratelli, e in questo percorso insieme ci arricchiamo reciprocamente nella nostra crescita umana e spirituale». Quindi, un pensiero rivolto direttamente al nuovo assistente: «Ti accogliamo, caro don Michele, con la speranza che condividere la nostra vita di laici possa essere per il tuo ministero un dono tanto quanto, ne siamo certi, il tuo sacerdozio lo sarà per il nostro cammino e per la vita della nostra associazione». Da ultimo, parole di gratitudine per «gli anni di servizio condiviso nell’Ac e nella Chiesa con don Gianluca, accompagnatore discreto e attento narratore della Parola, di cui ci ha fatto gustare la freschezza dirompente. Lo accompagniamo con la preghiera e l’amicizia nel servizio educativo che è stato chiamato a svolgere presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, certi che continuerà a seminare nella Chiesa semi buoni del Vangelo, con coraggio, competenza e bontà», concludono.

«Alla famiglia dell’Azione cattolica italiana, alla presidenza e al consiglio nazionale mi sento di promettere passione, dedizione e preghiera», sono le prime parole di don Martinelli all’associazione. Ricordando le parole della chiamata di Gesù – «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini» -, trasversali alla sua esperienza vocazionale, il sacerdote le legge come «vere e rassicuranti» anche in questa «nuova avventura. Penso già ai compagni di strada – confida -, in particolar modo ai giovani, con i quali il Signore Gesù mi chiederà di scrivere l’inedito ogni giorno, ma utilizzando umilmente l’alfabeto di sempre. Non nascondo un pizzico di dispiacere per le barche che evidentemente devono essere lasciate a casa, tuttavia desidero fidarmi, come sempre, delle parole del Maestro, il quale manda avanti la storia, non solo quella personale, a forza di promesse».

Per il nuovo assistente, «in una società sempre più anziana, credo assolutamente ai miracoli che i giovani possono compiere se si mantengono realmente in ascolto dalla Parola del Signore. A loro, a tutti, ma soprattutto al Signore chiedo la gentilezza di aiutarmi ad inserirmi in questa nuova comunità prendendo a prestito le parole di Madeleine Delbrêl: “Nella mia comunità, Signore, aiutami ad amare, ad essere come il filo di un vestito. Esso tiene insieme i vari pezzi e nessuno lo vede se non il sarto che ce l’ha messo. Tu Signore mio sarto, sarto della comunità, rendimi capace di essere nel mondo servendo con umiltà, perché se il filo si vede tutto è riuscito male. Rendimi amore in questa tua Chiesa, perché è l’amore che tiene insieme i vari pezzi”».

26 gennaio 2023