Due sacerdoti aggrediti in Congo. «Chiesa intimidita»
L’Agenzia Fides dà notizia di un attacco avvenuto la sera del 10 aprile nell’estremo ovest del Paese, contro un parroco e il suo vicario. Due giorni dopo l’uccisione del parroco di Kitchanga (est)
L’Agenzia Fides dà notizia di altri due sacerdoti aggrediti nella Repubblica Democratica del Congo: don Pierre Mavinga, il parroco della chiesa dedicata al Beato Isidoro Bakanja nel distretto di Seka-Mbote di Boma, estremo ovest del Paese, e il suo vicario, sono stati attaccati la sera del 10 aprile. «Erano circa le 20 – riferisce don Mavinga – quando una decina di banditi incappucciati, alcuni in uniforme militare, hanno invaso i nostri locali. Hanno sparato a bruciapelo con munizioni vere. Ci hanno picchiato e portato via i nostri telefoni, i computer e un po’di soldi». Don Mavinga è attualmente ricoverato in ospedale, con un braccio sinistro slogato a seguito di un colpo di martello.
L’assalto è avvenuto due giorni dopo l’uccisione, nella zona est del Paese, di don Étienne Sengiyumva, parroco di Kitchanga . Da qualche tempo infatti, riporta la nota di Fides rifacendosi a fonti locali che chiedono l’anonimato per motivi di sicurezza, la Chiesa cattolica nel Paese è intimidita e minacciata dal governo e da gruppi armati: «Convocazioni dinanzi alla corte o arresti arbitrari, sequestri e/o uccisioni. Questo è il destino di molti sacerdoti e di altri consacrati nella Repubblica Democratica del Congo negli ultimi tempi. Questa situazione è sempre più inquietante, in quanto la Chiesa cattolica ha assunto un ruolo guida nella ricerca di soluzioni alla crisi politica che ha paralizzato la Repubblica Democratica del Congo».
Erano stati proprio i vescovi infatti a negoziare l’accordo di San Silvestro del 31 dicembre 2016, per portare il Paese alle urne dopo che erano saltate le elezioni presidenziali in programma per la fine di quell’anno. La mancata attuazione delle intese ha spinto il laicato cattolico ha indire una serie di manifestazioni per chiederne l’applicazione integrale. Manifestazioni che però sono state represse nel sangue dalle autorità governative.
13 aprile 2016