Francesco arrivato in Canada
Il volo con 80 giornalisti e il pensiero ai nonni e alle nonne, nella Giornata loro dedicata. Il 25 luglio la prima giornata del «viaggio penitenziale». L’incontro con le popolazioni indigene
È atterrato ieri, 24 luglio alle 11.20 – quando a Roma erano le 19.20 – l’aereo che ha portato a Edmonton, in Canada, Papa Francesco. Sul volo anche circa 80 giornalisti di oltre 10 nazionalità diverse, ai quali è andato il saluto del pontefice, introdotto dal direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. A loro Francesco ha ribadito che quello in Canada è «un viaggio penitenziale, facciamolo con questo spirito». Poi il suo pensiero è andato ai nonni e alle nonne, nella Giornata a loro dedicata: «Sono coloro che hanno trasmesso la storia, le tradizioni, le abitudini e tante cose. Oggi ci vuole: tornare ai nonni – dirò così come un leitmotiv -, nel senso che i giovani devono avere contatto con i nonni, riprendere da loro, riprendere le radici, non per rimanere lì ma per portarle avanti, come l’albero che prende dalle radici la forza e la porta avanti nei fiori e nei frutti». Quindi ha ricordato un poema di Bernárdez: «Tutto quello che l’albero ha di fiorito gli viene da quello ha di sotterrato, che sono i nonni – ha commentato -. E vorrei ricordare anche, come religioso, i vecchi e le vecchie religiosi, i “nonni” della vita consacrata: per favore, non nasconderli, sono la saggezza di una famiglia religiosa; e che i nuovi religiosi e religiose, i novizi, le novizie abbiano contatto con loro: loro ci daranno tutta l’esperienza di vita che ci aiuterà tanto ad andare avanti. Ognuno di noi ha dei nonni e delle nonne, alcuni sono andati, altri sono vivi; ricordiamoli oggi in un modo speciale. Da loro abbiamo ricevuto tante cose, prima di tutto la storia».
La prima giornata del Papa in Canada, oggi, 25 luglio, inizia alle 8.45 (16.45 ora di Roma), con la Messa in forma privata, seguita dal trasferimento in auto a Maskwacis – le “colline dell’orso”, in lingua indigena -, dove alle 10 (18) è in programma l’incontro con le popolazioni indigene First Nations, Mètis e Inuit. Francesco sarà accolto nella chiesa dedicata alla Madonna dei Sette Dolori dal parroco e da alcuni anziani, poi proseguirà su una golf car al Bear Park Pow-Wow Grounds, dove sarà accolto da una delegazione di capi indigeni provenienti da tutto il Paese: qui terrà il suoi primo discorso, in lingua spagnola come tutti gli altri del viaggio, seguito dal saluto di alcuni capi. Alle 11.45 il rientro in seminario. Nel pomeriggio, alle 16.30 (00.30), si recherà in auto nella chiesa del Sacro Cuore, sede di una comunità mista di cattolici dei popoli indigeni e non. L’incontro con le popolazioni indigene e con i membri della comunità parrocchiale è previsto alle 16.45 (00.45). Accolto dal parroco, il Papa entrerà insieme a lui nell’edificio accompagnato da suoni di tamburo. Dopo il benvenuto del parroco e di due parrocchiani, terrà quindi il suo secondo discorso, preceduto da un canto indigeno: poi la preghiera del Padre Nostro, il saluto ad alcuni fedeli e la benedizione della statua dedicata a Santa Kateri Tekakwitha, la prima indigena del Nord America riconosciuta santa dalla Chiesa cattolica. Alle 17.45 (01.45) il rientro al seminario di St. Joseph.
25 luglio 2022