Francesco: «Gratitudine per quanti collaborano in favore dei migranti»

Nelle parole del Papa, al termine dell’Angelus del 14 febbraio, il riconoscimento alla Colombia che implementa la protezione temporanea

Al termine dell’Angelus di ieri, 14 febbraio, il Papa è tornato a parlare del fenomeno migratorio, rinnovando la sua gratitudine «all’impegno di coloro che collaborano in favore dei migranti. Tutti ringrazio – ha detto – per quello che fanno per i migranti». Francesco si è associato in particolare ai vescovi della Colombia «nell’esprimere riconoscenza per la decisione delle autorità colombiane di implementare lo Statuto di Protezione temporanea per i migranti venezuelani presenti nel Paese, favorendone l’accoglienza, la protezione e l’integrazione. E questo – ha aggiunto – non lo fa un Paese ricchissimo, sovrasviluppato, no; lo fa un Paese con tanti problemi, di sviluppo, di povertà, di pace, quasi 70 anni di guerriglia. Ma con questo problema ha avuto il coraggio di guardare a quei migranti e fare questo Statuto. Grazie alla Colombia. Grazie!».

Nelle parole del Papa, anche il saluto alle comunità che vivono nei territori evangelizzati dai “santi fratelli” Cirillo e Metodio, evangelizzatori dei popoli slavi e, per volere di san Giovanni Paolo II, compatroni d’Europa. «La loro intercessione – ha detto – aiuti a trovare vie nuove per comunicare il Vangelo. Non hanno avuto paura, questi due, di trovare vie nuove per comunicare il Vangelo. E che la loro intercessione accresca nelle Chiese cristiane il desiderio di camminare verso la piena unità nel rispetto delle differenze». Da ultimo, nel giorno di San Valentino, «un pensiero e un augurio ai fidanzati, agli innamorati: li accompagno con la mia preghiera e li benedico». Quindi, il pensiero alla Quaresima ormai alle porte: «Sarà un tempo favorevole per dare un senso di fede e di speranza alla crisi che stiamo vivendo».

15 febbraio 2021