I primi aiuti post terremoto nelle aree “ribelli” della Siria
Intanto continua a salire il bilancio delle vittime del sisma del 6 febbraio: solo in Turchia almeno 31.974 i morti. Il presidente Erdogan: 8mila salvati dai soccorritori
La notizia arriva dalla tv panarabo-saudita al Hadath: il primo convoglio di aiuti internazionali dalla Turchia alle regioni siriane devastate dal terremoto del 6 febbraio e fuori dal controllo del governo centrale di Damasco è entrato oggi, 14 febbraio, dal valico frontaliero di Bab as Salama. L’emittente, riferisce l’Ansa, cita testimoni oculari nei pressi del valico, che collega la regione turca di Gaziantep con quella siriana a nord di Aleppo.
Intanto continua a salire il bilancio delle vittime. Solo in Turchia, l’Afad, l’agenzia per i disastri e le emergenze, parla di almeno 31.974 morti. Complessivamente, secondo il presidente Recep Tayyip Erdogan, i soccorritori hanno estratto oltre 8mila persone vive dalle macerie degli edifici crollati. Tra queste, le due persone tratte in salvo nella provincia sud-orientale turca di Kahramanmaras dopo essere rimaste per 198 ore sotto le macerie, come riporta l’agenzia di stampa statale turca Anadolu. Oltre 8mila le persone ferite nel sisma che sono state dimesse dagli ospedali.
14 febbraio 2023