Il Papa: «Sono molto addolorato» per Santa Sofia

Dopo l’Angelus, le parole di Francesco sulla decisione della Turchia di trasformare la basilica di Istanbul in moschea. Il grazie alla Pastorale sanitaria di Roma

«Penso a Santa Sofia, e sono molto addolorato».  Al termine dell’Angelus di ieri, domenica 12 luglio, Papa Francesco è intervenuto in merito alla decisione della Turchia di trasformare la basilica di Santa Sofia di Istanbul in moschea, annullandone lo status di museo. Il Consiglio di Stato turco infatti ha annullato il decreto del 24 novembre 1934 dell’allora presidente Mustafa Kemal Ataturk che trasformava la basilica in museo: una decisione presa all’unanimità, accogliendo il ricorso presentato nel 2016 da un piccolo gruppo islamista locale, l’Associazione per la protezione dei monumenti storici e dell’ambiente.

A dare l’annuncio, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. «È stato deciso – si legge nel decreto che ha firmato, diffuso anche sul suo profilo Twitter – che Santa Sofia sarà posta sotto l’amministrazione della Diyanet», l’autorità statale per gli affari religiosi, che gestisce le moschee della Turchia, «e  sarà riaperta alla preghiera» islamica a partire da venerdì 24 luglio. 

Nelle parole del Papa anche il ricordo della Giornata internazionale del mare, con l’«affettuoso saluto a tutti coloro che lavorano sul mare, specialmente quelli che sono lontani dai loro cari e dal loro Paese». E il saluto, «con gratitudine», ai rappresentanti della Pastorale sanitaria della
diocesi di Roma, «pensando a tanti sacerdoti, religiose, religiosi e laici che sono stati accanto e stanno accanto ai malati in questo periodo di pandemia. Grazie! Grazie di quello che avete fatto e state facendo. Grazie!».

13 luglio 2020