Dalle organizzazioni riunite nel Tavolo Asilo nazionale arriva una nota per esprimere contrarietà al decreto sicurezza-bis e profonda preoccupazione «per come il governo sta affrontando il tema dei diritti delle persone migranti, del loro salvataggio in mare, dell’accoglienza nei territori». Un riferimento particolare riguarda il caso Libia: per le realtà aderenti, «il governo, negando l’esistenza di una guerra civile nel Paese, continua nell’intento di impedire qualsiasi fuga, inasprendo la lotta contro chi cerca di salvare vite umane».

Il decreto sicurezza-bis, in particolare, «colpisce chi risponde all’obbligo di soccorso prevedendo sanzioni amministrative per comportamenti coerenti con l’ordinamento giuridico e con i principi costituzionali, ma che agli occhi del ministro mettono in pericolo l’ordine pubblico». Inoltre sposta «la competenza dei reati di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare su procure della Repubblica impegnate nella lotta alle mafie, rischiando di distoglierle da un’attività di fondamentale importanza». Ancora, «trasferisce le competenze interdittive del Codice della navigazione dal ministro delle Infrastrutture al ministro dell’Interno, violando gli ambiti di reciproca competenza». Il testo introduce anche «norme per espellere chi è detenuto in carcere» e «finanzia i Paesi extra Ue per le riammissioni degli stessi, senza considerare i concreti rischi di violazione di diritti umani. Prevede inoltre una serie di misure d’inasprimento del Codice penale contro le legittime manifestazioni di espressione democratica».

Le organizzazioni ribadiscono che, come previsto dalla Costituzione, «l’Italia debba promuovere politiche inclusive e di accoglienza, anziché contrastare chi salva vite umane». E che «non si debbano consentire respingimenti verso zone di guerra e verso porti non sicuri, cosi come denunciato dalle Nazioni Unite nella lettera inviata al nostro governo».

Al Tavolo Asilo nazionale aderiscono A Buon Diritto, Acli, ActionAid, Amnesty International Italia, Arci, Asgi, Centro Astalli, Cir, Cnca, Comunità di S.Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII, Emergency, Focus – Casa dei diritti sociali, Intersos, Legambiente, Mediterranean Hope (Programma Rifugiati e Migranti della Fcei) Medecins du Monde – Missione Italia, Oxfam,  Senza Confine. Hanno inoltre aderito Gruppo Abele, Libera, Mediterranea Saving Humans, Open Arms, Open Arms Italia Odv, Sea-Watch.

21 maggio 2019