Ispra: in Italia, «grave situazione» per fauna e flora
Presentato l’Annuario dei dati ambientali 2019. Il Bacino padano, “malato d’Europa” ma con il 18,3% delle energie rinnovabili l’Italia supera l’obiettivo Ue 2020
Una fotografia dello stato di salute del Paese arriva dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che nella giornata di ieri, 3 giugno, ha presentato in un convegno virtuale l’Annuario dei dati ambientali 2019, letto da Hans Bruynincks, direttore generale dell’Agenzia europea dell’ambiente, in rapporto allo State of the Environment Report (Soer) 2020. Il risultato: un ritratto con luci e ombre.
Grave la situazione per fauna e flora, minacciate da inquinamento e specie aliene. In buono stato solo il 48% dei fiumi e il 20% dei laghi italiani. Bene invece le aree protette del nostro Paese. Le temperature crescono in Italia più che in altre parti del mondo (+1,71 °C nel 2018 contro +0,98 °C globale) ma diminuiscono i gas serra (-17,2% dal 1990 al 2018). Quanto all’inquinamento atmosferico, sempre secondo l’Ispra, si sforano i limiti giornalieri, anche se in Italia nel medio-lungo periodo gli inquinanti sono in discesa. Il Bacino padano resta il malato d’Europa ma complessivamente il Paee con il 18,3% delle energie rinnovabili ha superato l’obiettivo 2020 fissato dall’Ue. Bene rispetto all’Europa anche per quanto riguarda l’uso circolare dei materiali: l’Italia è terza per la cosiddetta “produttività delle risorse”, un indice usato in Europa per descrivere il rapporto tra il livello dell’attività economica (Pil) e la quantità di materiali utilizzati dal sistema socio-economico.
«Le sfide climatiche e le disuguaglianze vanno di pari passo con una giusta transizione che proteggerà i nostri cittadini», ha commentato il presidente dell’Europarlamento David Sassoli, intervenuto al convegno. Le società più eque «hanno migliori condizioni ambientali e mostrano una maggiore capacità di diventare più sostenibili – ha proseguito -. Al contrario, una società diseguale in cui ampie fasce di popolazione vivono in condizioni di povertà alimenta la crisi ecologica». Il presidente Sassoli ha anche affermato che il Recovery Fund per il rilancio economico interverrà su «sfide ambientali, perdita biodiversità, inquinamento, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile». Da Bruynincks, infine, un appello: «Si fermino i sussidi negativi per l’ambiente».
4 giugno 2020