L’ambasciatore Unicef Orlando Bloom in Repubblica democratica del Congo

Missione di 5 giorni, per l’attore, nella parte orientale del Paese. «Straziante la portata del conflitto, l’orribile livello di violenza e il suo impatto devastante su bambini e donne»

Non si ferma l’escalation di violenza nella Repubblica democratica del Congo, dove gli sfollamenti di massa nella parte orientale stanno portando il numero di gravi violazioni contro i bambini a un livello senza precedenti. Proprio qui è stato in visita, nei giorni scorsi, l’ambasciatore Unicef Orlando Bloom. «La portata sconcertante del conflitto nella parte orientale della Rdc, l’orribile livello di violenza e il suo impatto devastante sui bambini e sulle donne che ho incontrato sono strazianti – dichiara l’attore britannico -. Nessun bambino dovrebbe vivere nelle condizioni terribili che ho visto nei campi per sfollati: separati dalle loro famiglie, affamati, impossibilitati ad andare a scuola e costantemente a rischio di abusi sessuali, violenza e sfruttamento».

Una missione di 5 giorni, quella di Bloom, da Goma, nel Nord Kivu, a Bukavu, nel Sud Kivu. Ha incontrato bambini e donne e ha potuto constatare di persona i notevoli rischi che corrono quotidianamente, tra cui rapimenti, stupri e altre forme di violenza sessuale e abusi, reclutamento e utilizzo da parte di gruppi armati, fino al rischio di morte. Basti pensare che le Nazioni Unite hanno verificato oltre mille gravi violazioni contro i bambini nelle tre province orientali di Ituri, Nord Kivu e Sud Kivu nel primo trimestre di quest’anno. Ciò rappresenta un aumento del 30% rispetto all’ultimo trimestre del 2023, con il reclutamento e l’utilizzo di bambini maggiormente diffusi. Nel solo mese di aprile 2024, sono state verificate più di 450 gravi violazioni contro i bambini nella parte orientale del Paese.

Bloom ha visitato uno spazio a misura di bambino sostenuto dall’Unicef nel sito di sfollamento di Bushagara, vicino a Goma; un ambiente sicuro dove i bambini possono impegnarsi in attività ludiche e ricreative strutturate e supervisionate e ricevere sostegno psicosociale e gestione individuale dei casi. «In questi centri, gli assistenti sociali identificano anche i bambini vulnerabili, come quelli separati dalle loro famiglie, e si assicurano che ricevano i servizi di assistenza e protezione di cui hanno bisogno», spiegano dal Fondo Onu per l’infanzia. Nell’ultimo anno, ad esempio, l’Unicef ha riunito più di 9mila bambini nella Repubblica democratica del Congo orientale con le loro famiglie o li ha affidati a famiglie per l’accoglienza temporanea e ha assistito più di 400mila bambini, adolescenti e persone che se ne prendono cura con un sostegno psicologico e psicosociale.

La violenza sessuale di genere e basata sui conflitti contro donne e bambini è rimasta elevata nel 2023 ed è aumentata ulteriormente nel 2024, con lo stigma e la paura di ritorsioni che impediscono a molti sopravvissuti di farsi avanti. Durante una visita all’ospedale di Panzi e alla Fondazione Panzi nel Sud Kivu, Bloom ha parlato con il personale sanitario e le persone che si prendono cura dei piccoli e ha incontrato le sopravvissute alla violenza sessuale. «Assolutamente devastanti», nelle sue parole, le storie raccontate dalle ragazze e dalle donne che sono sopravvissute a violenze sessuali strazianti. «Ma, in mezzo al dolore, posso vedere la differenza che può fare un sostegno compassionevole e dedicato – è la testimonianza dell’attore -. Il sostegno, che comprende assistenza sanitaria, psicologica e legale, sta aiutando le sopravvissute a trovare la forza per ricostruire le loro vite, ma è necessario fare di più per proteggere ogni ragazza e donna».

Al momento, nella regione orientale della Repubblica democratica del Congo, circa 5 milioni di persone, tra cui 2,8 milioni di bambini, hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria a causa dell’escalation di violenza e sfollamento. In risposta, l’Unicef sta fornendo istruzione, salute, compreso il supporto per la salute mentale e psicosociale, nutrizione, acqua e servizi igienici e assistenza per la protezione a bambini, donne e famiglie colpite dal conflitto. Tuttavia, l’appello umanitario per 804,3 milioni di dollari è finanziato solo al 10%. «Ogni giorno, i bambini e le donne nei campi di sfollati della Rdc affrontano enormi difficoltà. I loro bisogni sono enormi e la risposta alla crisi è insufficiente. Dobbiamo unirci con urgenza per garantire loro sicurezza e dignità», l’appello di Bloom.

6 giugno 2024