L’anniversario della basilica lateranense e il «fondamento» che è Cristo

Il cardinale De Donatis ha presieduto la Messa nella festa della dedicazione, aprendo il calendario delle celebrazioni per i 1.700 anni della cattedrale di Roma. «La vera cattedrale è il corpo del Risorto, che arriva fino a noi». Il 13 gennaio l’incontro del Papa con il clero romano

«Fare memoria della dedicazione dell’arcibasilica lateranense ci riporta al senso più alto e ultimo della Casa di Dio e del Corpo di Cristo», ancora di più quando questo si associa «alla Chiesa che è Mater et Caput di tutte le chiese di Roma e del mondo». Con queste parole il cardinale vicario Angelo De Donatis si è rivolto ai fedeli che hanno riempito la basilica di San Giovanni in Laterano ieri, 9 novembre, per la Messa che ha aperto il calendario delle celebrazioni per i 1.700 della sua dedicazione.

Commentando il Vangelo del giorno, sulla cacciata dei mercanti dal Tempio a opera di Gesù, il porporato ha posto l’accento proprio «sulla Chiesa come luogo fisico, ma anche profanato e dunque che necessita di essere ricostruito». La vera cattedrale, ha spiegato, «è il corpo di Cristo Risorto, che attraverso le pietre di luoghi come questa basilica arriva a tutto il mondo, arriva a noi, come ci insegna l’apostolo Pietro che, nella lettera ai Corinzi, spiega che tutti, abitati dallo Spirito, siamo tempio di Dio». Rivolgendosi ai fedeli e agli oltre 150 sacerdoti che hanno concelebrato, De Donatis ha proposto una lettura di questo anniversario della basilica come «un invito a cena con Gesù – ricordando anche la reliquia della tavola dell’Ultima Cena conservata sopra l’altare – e quattro suoi amici: san Giovanni Battista e san Giovanni Evangelista, i cui nomi sono accostati a quello del Santissimo Salvatore nel nome della basilica, e i due patroni di Roma, Pietro e Paolo». I primi due «ci invitano a essere martiri e testimoni, ad annunciare la nostra fede e la Parola», mentre il primo pontefice «ci ricorda che è in questo luogo, centrale per il cristianesimo, che si trova la cattedra del Papa, del vescovo di Roma». L’apostolo delle genti, infine, «ci ricorda nella lettera ai Corinzi che nessuno può porre un fondamento diverso da Gesù Cristo. Con questa certezza ci invita a essere una Chiesa in missione. Anche noi, in questo anno particolare per la nostra basilica, ripartiamo da qui con la passione dell’Apostolo che si è “fatto tutto a tutti”».

Durante la celebrazione – animata dal Coro della diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina – alcuni sacerdoti, dei quali ricorreva l’anniversario di ordinazione sacerdotale, hanno rinnovato con la benedizione del cardinale De Donatis le promesse del loro ministero. Con il vicario di Roma hanno concelebrato numerosi vescovi, tra cui il vicegerente della diocesi Baldo Reina e gli ausiliari Guerino Di Tora, Riccardo Lamba, Daniele Libanori, Paolo Ricciardi e Michele Di Tolve, oltre ai vescovi e canonici del Capitolo Lateranense Luca Brandolini e Vittorio Lanzani.

Le celebrazioni per i 1.700 anni della cattedrale di Roma si chiuderanno tra un anno esatto, con la prossima festa della dedicazione, il 9 novembre 2024. In questo anno si susseguiranno una serie di appuntamenti, tra preghiera, arte e storia, cultura e musica. Due gli eventi che vedranno ancora protagonista il Coro della diocesi diretto da Frisina: il concerto di Natale, il 17 dicembre, e quello intitolato “In hoc signo. Quadri di vita costantiniana”, il 1° novembre 2024. La stessa basilica lateranense ospiterà, il prossimo 13 gennaio, anche l’incontro del Papa con il clero romano.

10 novembre 2023