Matteo Bruni è il nuovo direttore della Sala stampa vaticana

La nomina dal 22 luglio. Alessandro Gisotti diventa vice direttore della Direzione editoriale del dicastero per la Comunicazione, con Sergio Centofanti

Matteo Bruni è il nuovo direttore della Sala stampa vaticana. La notizia arriva dal Bollettino di oggi, 18 luglio: lo ha nominato Papa Francesco, a far data dal 22 luglio 2019. Nato a Winchester (Gran Bretagna) il 23 novembre 1976, è laureato in Lingue e letterature straniere moderne e contemporanee alla Sapienza di Roma. Lavora dal luglio del 2009 nella Sala Stampa della Santa Sede, dove ha seguito le operazioni di accreditamento dei giornalisti e la gestione delle comunicazioni operative alla stampa in qualità di coordinatore della sezione Accrediti.

Nel dicembre del 2013 ha assunto la responsabilità dell’organizzazione e dell’accompagnamento della stampa ammessa al volo papale in occasione dei viaggi del Santo Padre fuori dall’Italia. All’inizio dell’anno 2016 è divenuto coordinatore del settore Media Operations e Accrediti della Sala Stampa della Santa Sede. In questo ruolo ha coordinato la partecipazione della stampa ai diversi eventi del Giubileo della Misericordia. In ambito ecclesiale, è impegnato da tempo in progetti di cooperazione umanitaria e in programmi di sostegno agli anziani. Sposato, una figlia, oltre all’italiano, conosce l’inglese, lo spagnolo e il francese.

Contestualmente alla nomina di Matteo Bruni, Francesco ha nominato Alessandro Gisotti – già direttore ad interim della Sala stampa – e Sergio Centofanti vice direttori della Direzione editoriale del dicastero per la Comunicazione, a far data dal 22 luglio 2019. «Sono grato al Santo Padre per il privilegio che mi ha dato di poter essere il suo portavoce in un periodo così intenso del pontificato e di offrirmi ora l’opportunità di continuare a servirlo come vice-direttore editoriale dei media vaticani. Gli sono grato per avermi sempre sostenuto come un padre», è il commento di Gisotti. Nelle parole del direttore ad interim fino al 21 luglio c’è anche il ringraziamento – al Papa, al prefetto del dicastero per la Comunicazione e ai superiori della Segreteria di Stato – «per aver rispettato la mia scelta, comunicata all’inizio del mandato e successivamente confermata, di svolgere questo ruolo tanto importante per un tempo limitato. Un tempo che permettesse, pur in presenza di un’agenda fitta di avvenimenti, di portare la Sala Stampa ad un nuovo assetto, come da comune impegno preso sei mesi fa con il prefetto Paolo Ruffini».

Una nomina, quella di Gisotti, arrivata il 31 dicembre scorso e accettata « con spirito di servizio, cosciente del momento eccezionale e inedito per la Sala Stampa, a causa delle improvvise dimissioni del suo direttore e della sua vice-direttrice», ricorda. Sei mesi impegnativi – «anche e soprattutto per la mia famiglia» -, nei quali «ho avuto il sostegno totale del prefetto Paolo Ruffini e dei miei colleghi della Sala Stampa ai quali va tutta la mia gratitudine». Ancora: «Particolarmente positivo per me è stato anche il rapporto con i colleghi giornalisti. Un rapporto contraddistinto dal rispetto reciproco, pur in momenti di inevitabile confronto», riconosce Gisotti, ricordando, tra le iniziative realizzate durante la sua direzione, l’intitolazione della sala di lavoro dei giornalisti della Sala Stampa al direttore Joaquín Navarro-Valls. «Un segno per sottolineare che, nella Chiesa e nella Santa Sede, l’informazione conta e deve contare sempre di più». Quindi, uno sguardo al futuro: «Sono sicuro – conclude il direttore ad interim – che Matteo Bruni saprà dirigere al meglio la straordinaria squadra della Sala Stampa. A lui vanno non solo i miei migliori auguri di successo ma anche la mia disponibilità a collaborare».

18 luglio 2019