Missili sull’Ucraina

2 morti e 5 feriti a Kherson. Almeno 7 feriti a Kiev e 5 a Cherkasy. Mosca: abbattuti 19 droni sul Mar Nero e sulla Crimea. E Varsavia prende le distanze da Kiev: «Non trasferiamo più armi. Ora stiamo armando la Polonia»

La regione meridionale dell’Ucraina ancora sotto attacco. A Kherson è di 2 morti e 5 feriti il bilancio degli attacchi russi di oggi, 21 settembre, ha reso noto il governatore Oleksandr Prokudin. 7 i feriti a Kiev, tra cui una bambina di 9 anni, scrive su Telegram il sindaco Vitaliy Klitschko. Altre cinque persone sono rimaste ferite nella città di Cherkasy, più al centro del Paese, anch’essa raggiunta dai bombardamenti di questa mattina, comunica il governatore regionale Ihor Taburets.

Le difese aeree russe, rivendicano da Mosca, hanno distrutto questa notte 19 droni ucraini sul Mar Nero e sulla Crimea e altri tre sulle regioni di Belgorod, Kursk e Oryol. L’agenzia Tassa riporta una nota del ministero della Difesa di Mosca: «È stato sventato un tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico contro strutture sul suolo russo utilizzando veicoli aerei senza pilota».

Kiev intanto perde il suo alleato anche geograficamente più vicino, la Polonia, che la minaccia russa aveva avvicinato all’Ucraina. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha affermato infatti in un’intervista tv che la Polonia «non trasferirà più armi all’Ucraina, perché ora ci stiamo armando, dobbiamo difenderci». A mettere in moto la reazione, l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che al summit delle Nazioni Unite aveva puntato l’indice contro alcuni paesi per i quali la solidarietà all’Ucraina è solo «teatro politico», mentre con le loro azioni «preparano il terreno alla Russia». Di qui la convocazione d’urgenza dell’ambasciatore ucraino a Varsavia, quindi la dichiarazione del premier polacco. «L’Ucraina – ha affermato – si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all’Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia», ha replicato alla domanda sul sostegno militare e umanitario di Varsavia a Kiev nonostante le tensioni sul grano. Da mesi infatti le relazioni polacco-ucraine si erano notevolmente complicate a causa dell’embargo imposto da Varsavia sull’import di grano di Kiev. Il governo polacco infatti vuole tenere fuori dai propri confini le sementi ucraine per proteggere i propri agricoltori, importate base elettorale per il partito di governo. Tensioni che si sono accentuate dopo la decisione della Commissione europea di non estendere le restrizioni all’importazione del grano di Kiev e il rifiuto di Polonia, Slovacchia e Ungheria di far cadere il divieto.

In programma per domani, 22 settembre, l’incontro bilaterale del presidente statunitense Joe Biden con l’ucraino Zelensky, in cui è atteso l’annuncio di un nuovo pacchetto di aiuti militari che probabilmente non comprenderà gli attesi missili balistici a corto raggio Atacms.

21 settembre 2023