Pandemia e crisi, l’importanza di un’informazione «virtuosa»

Il convegno sulle responsabilità della comunicazione al tempo del Covid promosso dal Corecom Lazio per la consegna del premio “Fratelli tutti”. Tra strumenti tradizionali e media digitali

La pandemia e la crisi che ne è seguita hanno creato una mole di informazione tale da chiamare in causa le responsabilità del giornalismo e della comunicazione sociale. Su questi temi si è svolto nella mattina di ieri, 7 aprile, nella Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, il convegno “La comunicazione sociale ai tempi del Covid-19. L’approccio dei media al disagio sociale e alle nuove povertà durante la pandemia”. L’evento è stato l’occasione per la consegna del premio “Fratelli tutti 2021”, ispirato all’omonima enciclica di Papa Francesco, indetto dal Corecom Lazio con il patrocinio della diocesi di Roma, dell’Aiart – Associazione cittadini mediali, dell’Ordine dei giornalisti del Lazio e dell’Agcom.

«Le nuove tecnologie ci hanno dato l’opportunità di raccontare in tempo reale la crisi della pandemia, ma anche l’enorme responsabilità di gestire un flusso senza precedenti di informazioni e combattere le notizie false», ha sottolineato Pasquale Ciacciarelli, presidente della Commissione vigilanza sul pluralismo dell’informazione, intervenuto dopo i saluti iniziali di Marco Vincenzi, presidente del Consiglio regionale del Lazio, e di Maria Cristina Cafini, presidente Corecom Lazio. Entrambi hanno rimarcato l’importanza di gestire «le news e le informazioni da dare ai cittadini, per garantire la formazione di un’opinione pubblica consapevole».

Una responsabilità, quella dei media, che si è dovuta districare tra «gli strumenti tradizionali e quelli digitali», come ha spiegato Christian Giorgio, social media manager della diocesi di Roma. «In pieno lockdown – ha raccontato – i nostri canali erano intasati. Abbiamo ricevuto migliaia di richieste di aiuto. Come diocesi abbiamo coordinato le richieste telematiche con gli aiuti concreti, facendo partire la macchina della solidarietà diffusa sul territorio» tramite le parrocchie, la Caritas, l’Ufficio per la pastorale sanitaria. «Ma anche il supporto spirituale – ha aggiunto -, con i social delle suore del monastero dei Santi Quattro Coronati, con un vero e proprio “hub” spirituale». Oggi, a distanza di due anni, «ci rimane un nuovo modo di agire, da parte di Caritas e parrocchie, per creare sempre più rete e dialogo, anche sul web».

L’informazione, quindi, ha dovuto unire quantità con qualità. Il tutto con l’istituzione di «sistemi per un fact-checking costante» e della «macchina comunicativa della solidarietà», hanno spiegato Roberta Serdoz, caporedattrice centrale della Tgr Lazio, e Roberto Natale, responsabile campagne e coordinamento Rai per il Sociale. Sul ruolo della comunicazione istituzionale, invece, sono intervenuti Monica Moriconi, della segreteria del presidente della Commissione sanità Rodolfo Lena; Ivana Nasti, direttore della Direzione servizi postali di Agcom; Loredana Albano di Aiart. «Un’informazione virtuosa – hanno ribadito – è stata fondamentale per garantire una sanità affidabile e in dialogo ma anche una tutela costante degli utenti mediali dalle fake news».

Dopo i saluti finali di Daniele Leodori, vice presidente della Regione Lazio, la premiazione dei vincitori di “Fratelli tutti”. «Gli elaborati si sono distinti per aver promosso un’informazione di qualità sulla solidarietà e sul superamento degli squilibri sociali in un mondo post-Covid», hanno spiegato il presidente della giuria e i membri presenti Federico Giannone, Fabio Capolei ed Emiliano Minnucci. Sei le categorie: carta stampata, web, radio, televisione, documentari e social. I vincitori: Ludovica Jona Lasinio di Tagadà; Lorenza Di Brango di Teleuniverso; Fausta Speranza di Radio Vaticana; Agnese Palmucci, Gabriele Crispo, Luca Sebastiani e Claudia Torrisi di LumsaNews; Wanda Cherubini di Tusciatimes.eu; Giampiero Castellotti, autore di un libro sul tema del Covid; Valerio Giacoia di Left.

8 aprile 2022