A Pompei gli universitari di Roma affidano il nuovo anno
Oltre tremila i partecipanti. La giornata si è conclusa con l’adorazione eucaristica presieduta dal vescovo Leuzzi: «Nostro compito anche quello di far crescere il numero di laureati»
«Venire a Pompei per affidare alla Madonna il nuovo anno accademico, per me è stato davvero molto importante. Maria guida la mia vita, per me davvero è la Madre a cui rivolgermi sempre con fiducia». È molto emozionata RoseMary Scardera, studentessa alla Lumsa, mentre racconta perché ha deciso di partecipare al XV Pellegrinaggio e accoglienza delle Matricole, promosso dall’Ufficio per la pastorale universitaria della diocesi di Roma, che si è svolto sabato 11 novembre nella cittadina campana.
Gli oltre 3000 partecipanti, sono stati accolti al loro arrivo da monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo e delegato pontificio per il Santuario della Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei: «Benvenuti a Pompei – ha detto loro -; posto affascinante perché qui la storia è ancora viva, ma soprattutto perché in questo Santuario avete trovato una giovane bella e rivoluzionaria, Maria, che desidera solo farvi conoscere suo figlio Gesù e tutto l’amore che nutre per noi».
Gli universitari hanno potuto assistere in via eccezionale al tradizionale “Buongiorno a Maria”, cioè lo svelamento del quadro dal telo che lo protegge durante le ore notturne, che solitamente viene fatto ogni mattina all’apertura del santuario. «Maria ci insegna ad accettare la volontà di Dio – ha sottolineato l’arcivescovo Giacomo Morandi, segretario per la Congregazione della Dottrina della fede che ha presieduto alla celebrazione eucaristica –. Anche voi avete avuto la vostra chiamata nella decisione della facoltà universitaria da prendere. Quella è la vostra vocazione, seguitela, ma senza mai dimenticare di farvi dono incondizionato a Dio e ai fratelli. Mettere a loro servizio i vostri talenti».
E tra i giovani partecipanti c’è anche chi ha deciso di vivere questo momento mettendosi a disposizione degli altri: «Da alcuni anni a questa parte – racconta Ciro Sarno, studente alla Pontificia Università Gregoriana – vivo questo ormai tradizionale appuntamento, facendo parte del servizio d’ordine del pellegrinaggio. È un modo per aiutare i miei coetanei che magari partecipano per la prima volta a capire pienamente lo spirito del pellegrinaggio. Sono originario di Napoli e conosco questo Santuario sin da piccolo, quindi essere qui oggi mi dà una carica in più».
La giornata si è conclusa con l’adorazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, delegato per la Pastorale Universitaria diocesana. «Ripartiamo da Pompei – ha sottolineato il presule – certi della protezione della Vergine sui nostri universitari. Il nostro compito, come Chiesa di Roma, è anche quello di aiutare a far crescere il numero dei laureati, per creare una nuova generazione capace di andare oltre la propria professionalità, ma pronta a mettersi al servizio dei tempi nuovi, seguendo proprio l’esempio di Maria, prima discepola di suo figlio Gesù».
13 novembre 2017