Raid a Idlib, Unicef: «L’umanità è morta oggi in Siria»

Il portavoce Andrea Iacomini interviene a poche ore dal raid condotto probabilmente con l’uso del gas. È strage di bambini

Il portavoce Andrea Iacomini interviene a poche ore dal raid condotto probabilmente con l’uso del gas nella regione nord occidentale del Paese. È strage di bambini

Sale a 65 il numero dei morti nel raid condotto oggi, martedì 4 aprile, in Siria, nella provincia nord-occidentale di Idlib, probabilmente con l’uso di gas. Tra le vittime anche 11 bambini. Oltre 350 i feriti e gli intossicati, alcuni in condizioni gravissime. «Immagini sconvolgenti. L’umanità è morta oggi in Siria», commenta il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini. La comunità internazionale, prosegue, «dopo dei anni di inferno, deve porre fine a questo calvario. Non ci sono figli di Assad e dei ribelli, sono tutti vittime di una guerra che non hanno voluto», ha aggiunto, facendo appello anche ai politici italiani perché esprimano la loro condanna.

A dare notizia del raid, l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Secca la smentita di Damasco: «L’esercito non ha armi chimiche». Secondo un membro di un centro di informazione dell’opposizione della zona, Mohammed Hassoun, citato dall’agenzia Ap, invece, nell’attacco potrebbe essere stato usato il gas sarin. Convulsioni, bava alla bocca, difficoltà respiratorie e restringimento delle pupille: questi, secondo diversi testimoni, i sintomi delle vittime del sospetto attacco chimico.

4 aprile 2017