Santa Cecilia riparte con “Buon Compleanno Amadeus”
Cecilia Bartoli darà voce alle più belle arie mozartiane a 261 anni dalla nascita del genio di Salisburgo. Ad accompagnarla il direttore Pappano
Cecilia Bartoli darà voce alle più belle arie mozartiane a 261 anni dalla nascita del genio di Salisburgo. Ad accompagnarla il direttore Pappano
Nuove commissioni, debutti di giovani artisti ma anche ritorni importanti e continuità programmatica. Sono questi gli ingredienti della nuova stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, inaugurata lo scorso ottobre, apre il 2017 in grande stile con il “Buon Compleanno Amadeus – Mozart Gala”. Con 1,25 milioni di Cd venduti, che – secondo la rivista americana Billboard – gli hanno fatto guadagnare la vetta della classifica mondiale degli artisti più gettonati nel 2016, protagonista del concerto è il genio di Salisburgo di cui ricorre, il 27 gennaio, il 261° anniversario della nascita.
A dare voce alle più belle arie mozartiane, proprio quel giorno, sarà Cecilia Bartoli, star internazionale della lirica. Ad accompagnarla ci saranno il Coro e l’Orchestra dell’Accademia, guidati da Sir Antonio Pappano. Negli appuntamenti con il direttore musicale di Santa Cecilia c’è anche Bach di cui dirigerà, il 13 aprile, la “Passione secondo Giovanni”.
Tra le altre tappe del Maestro baronetto ci sono una prima assoluta, “Caprice Romain op. 72 n. 3” (27 aprile) del franco-svizzero Richard Dubugnon e una nuova commissione, “Solo il tempo”, brano per coro e orchestra di Pasquale Corrado. «La data di rappresentazione del mio pezzo, il 19 Maggio 2017, precede di pochi giorni il 25° anniversario della strage di Capaci e da quella di Via D’Amelio – spiega Corrado -, una tragedia italiana che ha rappresentato il primo vero choc socioculturale vissuto dalla mia generazione. Il mio brano è un intimo omaggio al testamento morale di uomini liberi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma anche alla Sicilia che, sebbene culla di criminalità organizzata è anche la terra che ha dato i natali a chi quella criminalità la combatte con coraggio e determinazione».
Nel programma si alternano anche giovani pianisti come il sudcoreano Seon-Jin Cho, vincitore del Concorso Chopin 2015, che sarà a Roma il 2 febbraio nel “Concerto n. 3” di Rachmaninoff, diretto da Valery Gergiev. Il pianista francese Bertrand Chamayou debutta il 2 marzo nel “Concerto n. 2” di Saint-Saëns diretto da Andrés Orozco-Estrada mentre il pianista bulgaro Evgeni Bozhanov sarà nella capitale per il “Concerto n. 3” di Beethoven guidato da Juraj Valčuha che proporrà al pubblico romano anche Bartók e i canti popolari ungheresi.
Il 23enne percussionista Simone Rubino, diretto da Manfred Honeck sarà impegnato il 6 aprile in “Veni, Veni Emmanuel”, concerto per percussioni e orchestra scritto nel 1992 dal compositore scozzese James MacMillan. Nella stessa serata spazio anche alla classica con la “Settima Sinfonia” di Beethoven. Nel suo primo appuntamento, l’8 giugno, la giovane Julia Fischer suonerà invece il “Concerto per violino” di Brahms in una serata che include la “Sinfonia n. 9 – Dal Nuovo Mondo” di Dvořák.
Il 9 febbraio Daniele Gatti tornerà a dirigere l’Orchestra di Santa Cecilia con un omaggio all’oratorio profano “Il Paradiso e la Peri” di Schumann, e il 23 febbraio Pablo Heras-Casado con uno a Mozart (Sinfonia n. 41 “Jupiter” ) e Mendelssohn (Sinfonia n. 2 “Lobgesang” ). Il 9 marzo, l’ex direttore e pianista dell’Accademia, il sudcoreano Myung-Whun Chung, dirigerà invece “Egmont”, “Fantasia Corale” e “Sinfonia n. 3 – Eroica” di Beethoven mentre Alan Gilbert presenterà una sintesi sinfonica della tetralogia, a cura di Alan Gilbert, del wagneriano “Anello del Nibelungo” e “The Black Gondola” di Liszt-Adams (16 febbraio). Prevista la partecipazione della violoncellista Sol Gabetta.
Nella Città Eterna si esibirà il 16 marzo anche il direttore Paavo Järvi, con Leonidas Kavakos al violino, per l’esecuzione di alcune delle più belle pagine di Bartók e Brahms. Per i grandi ritorni, ci sarà anche il direttore d’orchestra, organista e clavicembalista Ton Koopman con il “Messiah” di Händel (23 marzo). Così come le serate con musiche di Zemlinsky e Mahler verranno dirette da Vladimir Jurowski (30 marzo) e il “Concerto a due pianoforti K 365” di Mozart (25 maggio) da Michael Tilson Thomas. A chiudere la stagione sul podio salirà Yuri Temirkanov, celebre direttore onorario di Santa Cecilia, con un programma dedicato alla musica russa di Rachmaninoff e Čajkovskij, di cui verrà proposto “Il lago dei cigni”.
20 gennaio 2017