In occasione del Climate Action Summit in corso oggi, 24 settembre, alla sede Onu di New York, Papa Francesco fa arrivare il suo video messaggio: una breve riflessione che parte da quell’«accordo storico» sul clima siglato a Parigi nel 2015. A distanza di 4 anni, osserva il pontefice, «gli impegni assunti dagli Stati sono ancora molto “fluidi” e lontani dal raggiungere gli obiettivi fissati». Pertanto, «accanto a tante iniziative, non solo da parte dei governi ma dell’intera società civile, è necessario chiedersi se vi sia una reale volontà politica di destinare maggiori risorse umane, finanziarie e tecnologiche per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili, che sono quelle che ne soffrono maggiormente».
Nelle parole di Francesco, il cambiamento climatico è uno dei «fenomeni più gravi e preoccupanti del nostro tempo» dinanzi al quale serve una «risposta collettiva», una «reale volontà politica» e nuovi modelli di consumo «coerenti con la dignità umana». Temi, questi, particolarmente cari al Papa della “Laudato si'”, che comunque sceglie di concludere con una rassicurazione: «Anche se la situazione non è buona e il pianeta ne soffre, la finestra per un’opportunità è ancora aperta. Ancora. Ancora siamo in tempo».
24 settembre 2019