Terremoto: in Siria «notizie di bambini morti e feriti»

Il portavoce di Unicef Italia Iacomini: i piccoli nel Paese «continuano ad affrontare una delle emergenze più complesse al mondo. Aggravate ulteriormente le vulnerabilità»

Dopo il terremoto di magnitudo 7.8 che il 6 dicembre ha devastato Turchia e Siria, il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini accende i riflettori sui migliaia di bambini a rischio in Siria. Il pericolo, avverte, è «che molti bambini rimangano soli. I danni alle strutture come scuole, centri sanitari e idrici e di riserve di acqua sono di vasta portata e ci sono segnalazioni da tutta la Siria – aggiunge -. Ci sono notizie di bambini morti e feriti. I bambini in Siria continuano ad affrontare una delle emergenze più complesse al mondo».

In tutto il Paese, riferisce ancora il portavoce Unicef, due terzi della popolazione hanno bisogno di assistenza umanitaria a causa del peggioramento della crisi economica, di ostilità continue e localizzate, sfollamenti di massa e infrastrutture pubbliche devastate. Insicurezza alimentare, dipendenza da fonti d’acqua alternative e non sicure, problemi di protezione e abbandono scolastico sono elevati», spiega, ricordando che «nel 2023, prima del terremoto, si prevedeva che 15,3 milioni di persone in Siria avrebbero avuto bisogno di assistenza umanitaria, tra cui un numero record di 7 milioni di bambini, soprattutto nei settori della salute, della nutrizione, della protezione dell’infanzia, dell’istruzione e dell’acqua e dei servizi igienici. Questo terremoto aggraverà ulteriormente le attuali vulnerabilità», conclude.

8 febbraio 2023