Unicef: in Siria uccisi 12 tra bambini e insegnanti

L’appello: «Tutte le parti in conflitto devono proteggere i piccoli e fermare gli attacchi alle strutture civili». Oltre mezzo milione i bimbi in fuga

Dall’Unicef parlano di «violenza inarrestabile» nel nord della Siria. Il riferimento è agli attacchi di due giorni fa a Idlib, nei quali sono state colpite 10 scuole e asili di Idlib. Il bilancio: almeno 9 bambini e tre insegnanti uccisi. «Ancora una volta siamo scioccati da un’ondata di violenza inarrestabile – dichiara Ted Chaiban, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa -. Almeno 4 delle scuole colpite erano sostenute dai partner dell’Unicef. Arrivano notizie secondo cui almeno 40 donne e bambini sarebbero rimasti feriti in questi attacchi». Attacchi che arrivano, tra l’altro, «in un momento in cui l’aumento della violenza nel Nord della Siria ha costretto più di mezzo milione di bambini a fuggire».

Quasi 280mila, al momento, i bambini che hanno subito un’interruzione della loro istruzione, riferisce ancora Chaiban. «Almeno 180 le scuole della zona che non sono operative perché sono state danneggiate, distrutte o ospitano famiglie di sfollati. Condanniamo fermamente l’uccisione e il ferimento dei bambini – prosegue -. Le scuole e le altre strutture didattiche sono un rifugio per i bambini. Attaccarle è una grave violazione dei loro diritti. Tutte le parti in conflitto in Siria – è l’appello – devono proteggere i bambini e fermare gli attacchi alle strutture civili che li ospitano, comprese le scuole».

27 febbraio 2020