Sessant’anni fa, il 27 febbraio 1960, moriva prematuramente Adriano Olivetti, «personalità poliedrica, uomo di cultura e innovazione, imprenditore di eccellenti qualità e, al tempo stesso, di grande sensibilità sociale, come hanno potuto apprezzare i lavoratori della sua azienda ma anche quanti ne hanno conosciuto il talento e la creatività». A ricordarlo con queste parole è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario. «Le trasformazioni di questi anni – ha detto – sottolineano il tema di uno sviluppo di qualità, sostenibile per l’ambiente e per la società nel suo insieme. L’insegnamento di Olivetti è che si può perseguire al meglio l’innovazione e il progresso tecnologico sviluppando solidarietà».

Per Mattarella, «Adriano Olivetti, con il tema della comunità, con l’iniziativa imprenditoriale, con l’impegno culturale, con la progettualità, ha aperto strade nuove. Ha portato innovazione nell’organizzazione del lavoro, nell’architettura delle fabbriche, nei prodotti e nel loro design, ottenendo anche prestigiosi riconoscimenti internazionali», prosegue il presidente, sottolineando che «grazie alle sue intuizioni e alla sua energia, è riuscito a raccogliere e animare circoli intellettuali di grande valore. Quel senso di responsabilità sociale, che attribuiva all’imprenditore e all’impresa – la conclusione – è pienamente attuale».

27 febbraio 2020