Unitalsi, 80 anni di pellegrinaggi a Lourdes
La prima volta l’8 maggio 1936, in risposta al fascismo che vietava il turismo religioso all’estero. Il 7 maggio celebrazione a Roma, quindi la partenza
La prima volta l’8 maggio 1936, in risposta al fascismo che vietava il turismo religioso all’estero. Sabato 7 maggio celebrazione a Roma, quindi la partenza
Era l’8 maggio 1936 quando l’allora segretario Unitalsi Enzo Di Napoli Rampolla, in viaggio in macchina nel viterbese, forò una gomma e fu costretto a fermarsi sotto un cartello che recava indicazioni per Loreto. Nacque così, raccontano dall’Unitalsi, l’idea di trasportare disabili e malati in pellegrinaggio a Loreto, in risposta al fascismo che aveva vietato il “turismo religioso” all’estero. Fu proprio la sottosezione di Vitervo a organizzare il primo viaggio, con un messaggio di Papa Pio XI che convalidava il pellegrinaggio.
In ricordo di quella data, l’associazione si ritroverà domani, sabato 7 maggio, in via della Conciliazione, per portare in pellegrinaggio, alle 9.30, la più antica statua lignea della Madonna Pellegrina di Loreto. Al termine è prevista la celebrazione nella basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale Angelo Comastri, alla quale prenderanno parte i vertici dell’Unitalsi nazionale, i presidenti di tutte le sezioni d’Italia, il sindaco di Loreto Paolo Niccoletti e il rettore del Santuario della Santa Casa di Loreto padre Franco Carollo. Tutti, alla fine della Messa, passeranno sotto la Porta Santa, quindi partiranno alla volta di Loreto per un pellegrinaggio speciale organizzato dalla sezione romana-laziale dell’Unitalsi, fino al 10 maggio. La città di Loreto accoglierà il pellegrinaggio con una solenne processione da Porta Romana fino al Santuario della Santa Casa e una mostra che ripercorrerà gli 80 anni di storia del pellegrinaggio lauretano.
Per la presidente dell’Unitalsi romana-laziale Preziosa Terrinoni, «si tratta di una ricorrenza molto importante, e siamo orgogliosi di celebrarla come sezione romana-laziale, poiché proprio da noi, in particolare da Viterbo, l’iniziativa prese vita ormai 80 anni fa». Loreto, le fa eco l’assistente ecclesiastico della sezione romana-laziale don Gianni Toni, «è il Santuario che ospita la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. E per i disabili, gli ammalati e i volontari che partono con noi Loreto è davvero una seconda “casa”, un luogo speciale nel quale si vivono momenti intensi di gioia, di preghiera e di condivisione».
Emozione anche nelle parole di Giuseppe Pierantozzi, presidente Unitalsi Marche, che parla del pellegrinaggio a Loreto come di «un momento speciale, un ritorno dalla nostra “Mamma Celeste”, sempre disposta ad accoglierci, a perdonarci e accompagnarci da suo figlio Gesù. Da 80 anni si ripete questa esperienza, e ogni volta si rinnova l’emozione».
6 maggio 2016