Viaggi missionari estivi: le tre proposte diocesane

Gli obiettivi: «Conoscere, vedere e raccontare», spiega don Caifa. Le destinazioni: Albania e Thailianda e, per i volontari della sanità, Marocco

Sono tre i verbi che esprimono gli obiettivi delle esperienze missionarie che il Centro diocesano per la cooperazione missionaria tra le Chiese propone per la prossima estate: conoscere, vedere e raccontare. «Il primo scopo – spiega infatti don Michele Caiafa, addetto del Centro missionario della diocesi – è aprirsi alla conoscenza di nuovi Paesi e nuove culture prima di recarsi nei luoghi per scoprire da vicino il lavoro dei missionari, segno dell’incontro tra Dio e tutti gli uomini». La continuazione della missione «nel racconto della propria esperienza – aggiunge il sacerdote – diventa testimonianza nelle proprie comunità, per far crescere l’attenzione verso quei fratelli che vivono la bellezza del Vangelo, seppure in contesti molto diversi».

Due le tipologie di viaggio proposte e tre le mete possibili: Albania, Marocco e Thailandia. «Le prime due destinazioni prevedono un percorso esperienziale di servizio – illustra Caiafa -: in Albania si alloggerà presso le Suore della carità di santa Giovanna Antida, nel centro dove vengono accolti i bambini dei villaggi circostanti con i quali e per i quali si faranno attività nell’oratorio e nelle famiglie». A partire per il Marocco, invece, sono invitati «coloro che hanno esperienza nel campo medico e paramedico e tutti i volontari nell’ambito della sanità – continua -: il servizio verrà svolto nell’ospedale italiano di Tangeri, gestito dalla Suore francescane del Cuore immacolato di Maria, missionarie d’Egitto». Nella struttura, situata sulla sponda africana dello Stretto di Gibilterra e destinata alle fasce più povere della popolazione, sono attivi un dispensario, un ambulatorio generale e un pronto soccorso.

Infine, la proposta del viaggio in Thailandia, «all’insegna, primariamente, del dialogo con la millenaria tradizione buddista del posto – chiosa il sacerdote – e dell’incontro fraterno con la comunità cristiana nei diversi contesti sociali»: dalla Capitale Bangkok – con la visita, tra l’altro, alla cattedrale e al Palazzo reale – fino ai villaggi tribali del Nord. A fare da guida e referente sarà padre Daniele Mazza, missionario romano del Pime, che in particolare «ci accompagnerà alla Casa della speranza e alla Casa degli angeli, le strutture per i bambini disabili gestite dai missionari del Pontificio istituto – dice ancora Caiafa – e poi nella diocesi di Chiang Mai dove, dal 2014, operano alcuni missionari romani: mostreranno come la Chiesa riesce a esprimersi anche dove lingua e cultura sono così differenti e quanto il dialogo autentico con l’altro renda possibile una convivenza pacifica».

Prima di ogni partenza verrà proposto un breve percorso formativo. Per informazioni: www.missioroma.it.

1° aprile 2019