77° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. L’omaggio di Mattarella

La corona d’alloro sulla lapide all’ingresso, poi la visita nel mausoleo. Dureghello (Comunità ebraica): «Libertà e democrazia, bene inestimabile»

A 77 anni dall’eccidio delle Fosse Ardeatine, si è rinnovato questa mattina, 24 marzo, l’omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha preso parte alla cerimonia commemorativa dell’anniversario e di riconoscimento delle vittime Reicher e Tuchman. Il capo dello Stato ha deposto una corona di alloro e ha osservato qualche minuto di raccoglimento per poi visitare l’interno del Mausoleo dove furono trucidate le vittime. Un omaggio, il suo, alle 335 persone uccise dai nazisti il 24 marzo 1944 come rappresaglia dell’attentato partigiano di via Rasella, in cui erano morti 33 tedeschi. Con Mattarella erano presenti alla cerimonia anche il presidente dell’Anfim (Associazione nazionale famiglie italiane martiri) Francesco Albertelli e la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni.

«È la memoria che costruisce futuro», ha detto uscendo dal mausoleo Noemi Di Segni. La memoria, ha aggiunto, «ci dà un indirizzo, una prospettiva. E quella prospettiva è la difesa della libertà, bene inestimabile che, come ci insegna anche la festa ebraica di Pesach in arrivo, siamo chiamati a difendere in ogni generazione con il massimo impegno e sforzo. Lo dobbiamo anche al ricordo di chi, quel terribile 24 marzo di 77 anni fa, perse la vita in questi luoghi di morte e dolore. 335 vittime inermi della barbarie nazifascista. I loro nomi siano sempre con noi, ispirandoci ad agire ogni giorno al meglio per far progredire la cultura del dialogo, del rispetto, della fratellanza», ha concluso.

«Oggi ricordiamo la strage delle Fosse Ardeatine, simbolo della brutalità dell’occupazione nazista di Roma», scrive in una nota la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, da cui arriva un invito forte a riflettere sui valori democratici. «Anche quest’anno – osserva – non potremmo riunirci in cerimonie commemorative ma la giornata di oggi, che segna una pagina dolorosa e drammatica nella storia del nostro Paese, impone una riflessione sull’importanza della libertà e della salvaguardia della nostra democrazia. Questi valori – conclude – devono essere preservati come un bene inestimabile e mai dati per scontati, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo».

Parla di «libertà», su Twitter, anche il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico. «Ancora oggi – scrive -, a distanza di 77 anni, il ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine suscita in tutti noi orrore e sgomento. E ci richiama a ripudiare ogni forma di violenza e intolleranza e a difendere i valori di libertà e giustizia cui è ispirata la nostra Costituzione». Affidato a Twitter anche il commento della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: «La memoria delle Fosse Ardeatine, un crimine orribile, dettato dall’odio e dalla vendetta, rafforza in tutti noi il ripudio per ogni forma di violenza».

24 marzo 2021