Acs a Fontana di Trevi, Bagnasco: «Abbiamo bisogno di segni così»
Il messaggio del presidente Cei per l’evento del 29 aprile, quando il monumento si illuminerà di rosso a ricordo del sangue dei martiri cristiani
Il messaggio del presidente Cei in occasione dell’evento del 29 aprile, quando il monumento si illuminerà di rosso a ricordo del sangue dei martiri cristiani
«Imporporare la Fontana di Trevi sarà l’occasione per offrire a tutti un segno della presenza, ancor oggi, del martirio, e per innalzare al Signore una preghiera a favore dei cristiani perseguitati e di tutti coloro che sono oppressi, nell’auspicio che un’accresciuta sensibilità su questo tema porti, in tanti, frutti di impegno e attivo coinvolgimento». Sono le parole con le quali il presidente dei vescovi italiani, il cardinale Angelo Bagnasco, commenta l’evento organizzato da Aiuto alla Chiesa che soffre per il prossimo 29 aprile a Fontana di Trevi: la fondazione pontificia illuminerà la fontana con fasci di luce rossa, in ricordo del sangue versato ancora oggi dai martiri cristiani.
Essenziale, per Bagnasco, favorire una maggiore sensibilità sul tema, che vede coinvolti milioni di cristiani in tutto il mondo. Vanno in questa direzione le testimonianze che Acs proporrà nel corso dell’evento: amici e parenti ricorderanno martiri di oggi come Shahbaz Bhatti, don Andrea Santoro, le quattro Missionarie della Carità trucidate a marzo nello Yemen e gli studenti dell’Università di Garissa uccisi lo scorso anno in Kenya. Seguirà poi l’intervento del vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo, in quei giorni in Italia ospite della
fondazione pontificia per testimoniare il dramma dei cristiani di Siria. «Abbiamo bisogno di segni – si legge nel messaggio inviato dal cardinale Bagnasco ad Acs – e quello che compirete, unito alle testimonianze che saranno proposte, sarà un segno altamente evocativo, che spero si imprima nella mente e nel cuore di molti».
Il presidente della Cei sottolinea, ancora, la necessità di «pregare e agire per i cristiani e con i cristiani che in ogni parte del mondo soffrono a causa dell’incomprensione, dell’odio e della persecuzione», i quali «ci rammentano che nella sofferenza si offre la testimonianza più alta, al punto che, come affermava un antico padre della Chiesa, “il sangue dei martiri è
seme di nuovi cristiani”». Infine, si sofferma sull’architettura della Fontana di Trevi, che offre una raffigurazione del mare: «Simbolo della globalizzazione, poiché congiunge tutte le parti del pianeta», e al tempo stesso «della migrazione di tanti fratelli, che attraverso il mare cercano salvezza e speranza».
27 aprile 2016