Confermate le dimissioni del premier Draghi
L’esecutivo resta in carica per il disbrigo degli affari correnti. Il presidente del Consiglio, dopo essersi recato al Quirinale, ha incontrato i presidenti delle Camere, attesi al Colle nel pomeriggio
La conferma ufficiale è arrivata dal Quirinale con una nota. «Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – si legge – ha ricevuto questa mattina al Palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del governo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti».
Il premier aveva comunicato all’inizio della mattinata alla Camera dei deputati l’intenzione di recarsi al Colle per riferire delle sue «determinazioni», dopo il voto di ieri, 20 luglio, in Senato, che tecnicamente ha confermato la fiducia all’esecutivo – 95 sì e 38 no su 192 presenti – ma ha sancito di fatto la fine dell’attuale maggioranza, con l’astensione o la non partecipazione di M5S, Lega e Forza Italia. Dopo essersi recato al Quirinale, Draghi ha incontrato i presidente di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, che nel pomeriggio si recheranno a loro volta al Colle, «ai sensi dell’art. 88 della Costituzione», viene precisato nella nota del Colle. Casellati salirà al Quirinale alle 16.30. Alle 17 toccherà invece al presidente della Camera Roberto Fico. Sul tavolo, la valutazione sullo scioglimento delle assemblee parlamentari. L’articolo 88 della Costituzione citato nel comunicato prevede infatti che «il presidente della Repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse».
Alle 12 intanto è ripresa la seduta della Camera, alla quale il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi non interverrà. Sarà invece il presidente della Camera Roberto Fico a leggere una lettera consegnatagli dal premier. Nel frattempo, si è consumato un altro strappo all’interno di Forza Italia, dopo quello di Maria Stella Gelmini: a lasciare è il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Lo annuncia in una nota, evidenziano che «non votando la fiducia a Draghi il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura. Sono degli irresponsabili coloro che hanno scelto di anteporre l’interesse di parte all’interesse del Paese, in un momento così grave. In questo modo è stata indebolita anche l’alleanza occidentale a sostegno dell’Ucraina». E ancora: «Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa».
Piazza Affari reagisce con un ulteriore ribasso: la Borsa di Milano rallenta ancora, attestandosi al -2,5%. Soffrono i titoli finanziari, con Poste in calo dell’8,3%. Alta tensione anche per lo spread tra Btp e Bund, che sale a 232 punti. Il rendimento ora sfiora il 3,6%.
21 luglio 2022